In concorso alla 63esima mostra internazionale d’arte cinematografica con l’atteso Inland Empire, David Lynch, autore della serie di culto “Twin Picks”, approda a Venezia per ricevere il Leone d’oro alla carriera. La cerimonia di premiazione, che si è svolta nella sala grande del palazzo del cinema, ha commosso il pubblico e i tanti fan accorsi da tutta Italia. Con uno stile inconfondibile, misteriosamente complesso e surreale, il nuovo lavoro di Lynch s’innesta nell’animo come una lama tagliente e deformata.
Impossibile razionalizzare l’intreccio di Inland Empire, una pellicola che mostra una totale assenza di sceneggiatura e una presa diretta con le emozioni più profonde.
“In ogni film mi piace l’ignoto, l’entrarvi”, afferma il regista americano, “Non dovreste aver paura di usare il vostro intuito, aver fiducia nella parte di voi che vuole capire. Giro sempre in totale disordine e senza sapere... uno inizia ad avere un'idea per l'inizio poi un'altra, alla fine si trova uno spazio per tutto, nella sceneggiatura e nelle riprese, il film si è rivelato a poco a poco.”
Il Leone d’oro alla carriera premia uno dei registi più innovativi del panorama cinematografico internazionale, un’investitura ufficiale che nelle scorse edizioni ha eletto il meglio del cinema come: Coppola, Kubrick, Altman e Polanski. Simile ad un pittore che opera sulla tela, Lynch crea una “realtà altra” in cui l’oscurità prescinde dalla psiche umana, una sorta di sentire innovativo che sprigiona tormenti, passioni, delusioni, paure e angosce.
Lynch è solito fuggire dalla normalità e dall’estetica quotidiana per muoversi sulla linea di confine, all’estremità delle cose. Il suo più grande capolavoro “The Elephant man”, che racconta la vita di un uomo orrendamente deformato a causa di una malattia genetica, vinse nel 1980 ben sette candidature all’Oscar. “Mulholland Drive”, realizzato nel 2001, venne invece premiato dalla giuria al Festival di Cannes, riscuotendo grande successo di pubblico e di critica.
Personaggio schivo e malinconico, Lynch rappresenta uno degli esponenti di spicco dell’arte mondiale. Appassionato di pittura, è apprezzato anche come fotografo.
“Ogni scena può essere una sorpresa, questo è il miracolo del cinema….questo mi interessa e mi fa andare avanti..”
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