LA MANO DI DIO: IL FILM SULLA VITA DI DIEGO ARMANDO MARADONA
Dino Risi è il regista dell’attesissimo film ispirato alla vita del calciatore argentino che ha segnato una generazione di tifosi. Ad Autunno nelle sale.
di Emanuela Graziani
Sono terminate le riprese dell’ultimo film di Dino Risi che ripercorre il cammino del fuoriclasse Diego Armando Maradona, soprannominato il “Pibe de oro”. Nato e cresciuto nel quartiere povero di Villa Fiorito, nella periferia di Buenos Aires, fin da piccolo Maradona ha mostrato una straordinaria destrezza nel gioco del calcio, tanto che nel 1979 ha ricevuto la sua prima convocazione in nazionale. Dopo l’impegno internazionale, il calciatore fu ingaggiato dal Napoli, squadra con cui ha vinto due scudetti, una coppa Uefa e una coppa Italia. Negli anni successivi, in balia del suo stesso successo, Maradona cominciò a far uso di sostanze proibite dalla FIFA e nell’anno 1991 venne squalificato dal Campionato italiano. Iniziò così il declino del fuoriclasse cha all’eta di trentasette anni, dopo vari tentativi di recupero, decise definitivamente di lasciare il mondo sportivo.

La pellicola, realizzata in co-produzione tra l’Italia e la Spagna è costata oltre 9 milioni di euro. Il titolo del film,La mano di Dio, è tratto prorio da un episodio avvenuto nel corso di una partita contro l’Inghilterra, quando Maradona segnò con la mano il gol decisivo, che avrebbe quindi dovuto essere annullato dall’arbitro, il quale però non si rese conto dell’irregolarità. Ai giornalisti che gli chiesero, dopo l’incontro, se avesse davvero segnato il gol di mano, Maradona rispose:”è stata la mano di Dio”.

Marco Leonardi è l’attore che veste i panni del “Pibe” e tra gli altri, spicca anche il nome di Pietro Tarricone nel ruolo di un Pusher camorrista. Le riprese sono state girate proprio nella città natale di Maradona, il quartiere povero di Buenos Aires, nel cuore della capitale Argentina. La pellicola di Risi ha l’obiettivo di rappresentare l’apice e i successi della carriera del giocatore che da sempre è il simbolo e l’anima di Napoli. Innalzato a idolo e santo intoccabile dai tifosi napoletani, Maradona era celebrato come colui in grado di dare alla città e al calcio italiano un valore internazionale. Nell’anno 1984, infatti, Maradona fu ingaggiato dal Napoli e con la sua straordinaria bravura, portò la squadra al successo. L’avventura del giocatore nella squada terminò bruscamente nel 1991 quando venne squalificato per essere stato trovato positivo ad un controllo antidopping dopo la partita Napoli- Bari. Per diverso tempo fu vittima della droga e degli eccessi di una vita disordinata.

Il regista, parlando della prossima uscita della pellicola nelle sale, afferma:”…Non posso fare un film senza racconatre certe cose, ovvero la parte maledetta della vita del campione argentino. Ci saranno sicuramente polemiche”.


(20/07/2006)