COOP: UNA SCELTA ETICA. AL BANDO PELLICCE E SUOI DERIVATI!
Oltre trenta milioni di visoni, ermellini, volpi, zibellini, lontre, castori ed altri animali definiti da pelliccia per il loro manto vengono uccisi per una moda insanguinata ed intrisa di morte: la pelliccia. Per confezionarne una di visone, ad esempio, sono necessari cinquantaquattro esemplari, per una di volpe ventiquattro, per gli ermellini fino a duecento esemplari. La Coop Italia dice basta al massacro.
di Azzurra De Paola
Dal prossimo autunno-inverno la Coop, che aveva già deciso di impiegare solo ingredienti non testati su animali nei prodotti offerti ai clienti, rifiuta anche le pellicce. Ancora oggi, come dimostrano i numeri riportati nel sommario, le dimensioni del massacro annuale sono impressionanti. E queste fredde cifre non tengono conto dell’atrocità dei metodi a cui gli allevatori fanno ricorso per le uccisioni: rottura delle ossa, camera a gas, scossa elettrica, colpi sulla nuca, corrente elettrica.

Senza considerare le condizioni di vita a cui sono sottoposti i cuccioli e gli adulti negli allevamenti intensivi. Sono costretti a vivere in gabbie molto piccole con il fondo a rete metallica che lacera le loro zampe e, in inverno, per infoltirne il pelo, vengono costretti all’esposizione al freddo. Inoltre, a causa della cattività forzata e dell’isolamento in spazi ridotti, si generano manifestazioni di aggressività che possono sfociare in aggressioni o automutilazioni. Infine, come già detto, gli animali vengono storditi con colpi alla testa, sbattuti per terra con violenza e, spesso, scuoiati quando sono ancora in vita.


La Coop, tenendo conto di queste scabrose realtà, da prossimo autunno metterà in vendita indumenti in materiali sintetici. E’ la prima grande casa di distribuzione a muoversi in questa direzione: dai guanti alle finiture dei cappotti, basta al commercio di pellicce, basta con la morte innocente e violenta.

"Ancora una volta - dichiara il direttore qualità di Coop Italia Maurizio Zucchi - Coop che pure già da tempo imponeva ai suoi fornitori il rispetto della convenzione di Washington a tutela degli animali in via di estinzione così come degli animali domestici, risponde con fatti concreti alle richieste dei propri consumatori, facendosi parte attiva anche verso le istituzioni ed il mondo della produzione per far prevalere soluzioni rispettose di quei valori e principi che le sono propri, in particolare verso il mercato cinese. La scelta sullo stop alle pellicce si pone poi in piena continuità con quanto deciso da Coop a proposito dei test sugli animali per i cosmetici e le sostanze che li compongono. Anche qui i test sono stati definitivamente eliminati.

Speriamo che sia il balzo in avanti. Che sia solo un primo passo. Che non sia un caso isolato, ma il segnale del diffondersi di una sensibilità nuova. Profonda e colta, come si addice ad un paese civile.


(22/05/2006)