L'ANIMA DELLE OMBRE: CRISTIANO E PATRIZIO ALVITI IN MOSTRA
I due fratelli romani Cristiano e Patrizio Alviti espongono una nuova serie di dipinti, questa volta tutti incentrati sullo studio dei corpi e dei volti. Patrizio si focalizza soprattutto sul corpo femminile, velandolo di estrema sensualità. Cristiano invece rielabora volti di donna e di uomo accentuandone i tratti espressivi. Entrambi si incontrano nella scultura, elaborando assieme piccoli corpi bronzei in pose a volte insolite. Dal 17 al 30 maggio all'Archivio di Stato di Roma.
di Livia Bidoli
Il cammino di questi due artisti si evolve di anno in anno e finalmente approda ad una piena realizzazione della figura umana, che per alcuni artisti rappresenta l’apice del proprio percorso pittorico. In queste forme prendono vita fantasmi, le ombre, e luci, i tratti più evidenti e corposi nel descrivere il carattere dei loro protagonisti. Volti e corpi di donna appartengono sia all’uno che all’altro, sebbene Patrizio abbia iniziato per primo lo studio del corpo attraverso il velo leggero dell’acquarello.

Il progetto Di luci e d’ombre inizia con la ricerca sentimentale di un equilibrio da parte di Patrizio e converge su questi dipinti di corpi estremamente plastici, nudi e svincolati da un qualsiasi contesto riconoscibile. I corpi rimangono sospesi nel vuoto della tela bianca e tutta la loro espressività è data dagli atteggiamenti delle mani, il mondo in cui piegano le gambe, le teste reclinate oppure voltate.

Le teste di Cristiano sono dei grandi tizzoni di colori che si amalgamano e abbozzano espressioni forti, alcune intensamente tristi, come il volto della donna etnica che guarda in basso, sconsolatamente. Oppure i volti maschili, tutti preoccupati e pensierosi questi autoritratti dal sapore nostalgico. In queste donne però c’è anche il sorriso di accettazione di un destino a volte non scelto, una calma rassegnazione che le eleva e le rafforza.

I corpi maschili e femminili di Patrizio sono tutti scultorei, virili per gli uomini e venati di erotismo per le donne. Questi nudi parlano una lingua presto comprensibile, senza retorica, diretta e dinamica, come i fasci di muscoli che li percorrono in una sinfonia di macchie chiare e scure. Sono proprio le ombre a descrivere i corpi immersi nella luce bianca della tela, appena pastellata. I corpi emergono dalla tela, fondendosi con la pittura e colando colore per espandersi.

Le sculture sono il punto d’incontro dei due fratelli che nelle pose acrobatiche sottolineano una comunità d’espressione. Da una parte il corpo, dall’altra di nuovo il pensiero, il linguaggio razionale e più sviluppato. La primitività delle leggerezza dei corpi di Patrizio contro l’intensità della concentrazione di Cristiano. Due lati della stessa medaglia che si uniscono in un perfetto equilibrio.

La mostra è itinerante in varie capitali dell’arte come Venezia e Firenze, fino a giungere, nel settembre del 2007, all’Archivio di Stato di Milano.

NOTIZIE UTILI
17 – 30 maggio
Di luci e d’ombre di Cristiano e Patrizio Alviti
Archivio di Stato di Roma
Corso Rinascimento 40, Roma
Lunedì – venerdì: 9 – 18; sabato: 9.00 – 13.00; domenica chiuso
INFO 06-6795564 meetinart@yahoo.it
Biglietti: gratuito
Organizzazione: Ass. cult. MIA (Meet in Art)
Catalogo: Studio Mic


(18/05/2006)