TIZIANO E IL RITRATTO DI CORTE
DA RAFFAELLO AI CARROCCI

Nella sala espositiva della Reggia di Capodimonte è possibile ammirare i ritratti dei maestri italiani tra suggestioni e documenti del passato. Fino al 4 giugno.
di Emanuela Graziani
La mostra Tiziano e il ritratto di corte da Raffaello ai Carrocci rappresenta uno degli eventi espositivi più importanti del 2006. Per l’allestimento della mostra sono stati selezionati oltre 30 ritratti di Tiziano e 90 ritratti dei suoi contemporanei da Raffaello a Tintoretto, da Sebastiano del Piombo a Ludovico Carracci, provenienti da collezioni private e da alcuni tra i più prestigiosi musei italiani e stranieri.

Le opere di Tiziano appaiono eterne e mutevoli. L’artista è stato il principale protagonista della scena pittorica veneziana e al tempo godeva di fama internazionale per la sua abilità ritrattistica e per la raffinata tecnica grafica e pittorica. Tiziano era in grado di cogliere l’essenza interiore dei suoi committenti dichiarandone la natura effimera ed eterea. Le opere di Tiziano a Napoli per la famiglia dei Farnese, come il celebre “Paolo III Farnese con i nipoti Alessandro e Ottavio”, rappresentano una perfetta sintesi di espressione e movimento, di luce e penetrazione coloristica. I ritratti di Tiziano e dei suoi contemporanei sono la celebrazione della pittura negli aspetti più intimi e profondi, nell’eleganza del segno morbido e sinuoso, nelle relazioni di forma e composizione, e nell’indiscussa capacità di cogliere la personalità sulla tela.

L’arte del ritratto non possiede solamente un valore estetico di base, rintracciabile nell’abilità manuale e nel gusto artistico, ma rappresenta anche una delle testimonianze più belle e complete della vita di corte, del suo lusso ostentato nella consacrazione dell’immagine dei potenti.

La mostra è allestita al piano nobile del Museo di Capodimonte, dove Carlo di Borbone sistemò la collezione ereditata dalla madre Elisabetta Farnese, e prevede tre diverse sezioni: nella prima vi sono esposti i ritratti dei personaggi più illustri del panorama religioso-politico del sedicesimo secolo, nella seconda gli esponenti della musica e della letteratura e nella terza e ultima parte le opere relative il potere delle donne, quello incentrato sull’elemento femmineo raffigurato nei ritratti delle giovani amanti.

Le immagini riferite alla rappresentazione della seduzione sono forse l’aspetto più interessante dell’intera collezione. Sono opere che suscitano il fascino dell’immagine, l’attrazione del colore e il piacere delle forme. La sezione dedicata alle donne culmina con la Danae di Tiziano (presunto ritratto della cortigiana del Cardinale Alessandro Farnese), opera che riflette la percezione del desiderio e dell’illusione femminile.

La mostra, progettata e realizzata dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Napoletano, promossa dal Ministero per i beni e le Attività Culturali, intende confermare la valorizzazione del patrimonio artistico-culturale del Mezzogiorno attraverso un evento espositivo di grande importanza. Il curatore della mostra, Nicola Spinosa afferma:“ I ritratti di Tiziano come di Raffaello, di Pontormo o di Bronzino, di Parmigianino e di tanti altri, tra Rinascimento e Maniera, hanno dato vita ad una delle stagioni più luminose dell’arte italiana ed Europea, ci restituiscono non solo le apparenze fisiche e il lusso ostentato dei loro abiti preziosi. Sono infatti, tutti ritratti di dentro….”

INFO
“Tiziano e il ritratto di Corte del Cinquecento da Raffaello ai Carrocci”
Sino al 4 Giugno al Museo Capodimonte, via Milano 2- Napoli
Orario: tutti i giorni dalle 8.30 alle 19.30. Chiuso il mercoledì
Ino e prenotazioni: 848800288


(11/05/2006)