PAGO VINCE MUSIC FARM
UN SUCCESSO SENZA SPETTATORI

Si è conclusa la terza edizione di Music Farm, vinta a sorpresa da Pago. Ma la vera sorpresa è stata la qualità del programma e la scarsità di pubblico. Almeno di quello televisivo.
di Laura Sarotto
Il programma di Simona Ventura è giunto al termine, senza dare troppo disturbo. È finita con la vittoria a sorpresa di Pago (quando ormai tutti erano certi che il vincitore assoluto sarebbe stato Massimo Di Cataldo) questa terza edizione del reality musicale condotto dalla signora più famosa della televisione. Peccato che quasi il pubblico non se ne sia accorto.

Peccato davvero, per un programma, almeno per questa edizione, ben pensato che, tutto sommato, si è differenziato da tutti gli altri reality grazie al tema dominante della musica.
Il format di quest’anno, infatti, ha deciso di mettere le doti artistiche dei partecipanti e la musica in primo piano. Certo, una musica che si avvicina di più a quella del karaoke che alle sale da concerto o ai live che ci attendono quest’estate negli stadi italiani, ma pur sempre musica.

I partecipanti, tutti più o meno noti, si sono spesi in esibizioni dal vivo giornaliere che li ha visti di volta in volta confrontarsi gli uni contro gli altri, oltre che in live con tanto di orchestra e arrangiamenti ad hoc in prima serata. Chi più chi meno, ha messo in gioco le proprie capacità, nel tentativo di riemergere o di farsi conoscere.

La conduzione della Ventura è stata leggera, ironica, spensierata, dando il giusto ritmo a lunghissime serate e il giusto peso a un programma senza impegni. Il resto lo ha fatto la musica, vero filo conduttore di tutto il programma. I litigi, le discussioni, che pur ci sono stati (come in ogni reality che si rispetti) non sono state che una nota a margine, nemmeno troppo interessante.

Music Farm è finito così com’era cominciato: cantando. In pochi si sono accorti di questo programma dal tono spensierato, poco urlato (e per essere un reality...), disimpegnato. Un gioco, come dovrebbe essere, del resto. I risultati dell’audience non sono stati esaltanti, nonostante le dirette del day time preserale e gli interventi giornalieri andati in onda su Radiodue e nonostante la presenza nel cast di personalità eccentriche come Franco Califano e Alberto Fortis.

Probabilmente il programma è stato penalizzato dalla mancata diretta su Sky, rimpiazzata con una finestra giornaliera su RaiSat Extra, dalle 17 alle 19, appena prima dell’inizio del preserale con Max Novaresi su Raidue. Nemmeno i tempi, lunghissimi, del programma sono stai troppo d’aiuto: resistere fino a mezzanotte inoltrata sempre sullo stesso canale è impresa ardua anche per gli show più affermati. Per non parlare del giorno di messa in onda: un opaco martedì sera.

Eppure, a conti fatti, Music farm è stato a suo modo un successo. Non di telespettatori, forse. Di internauti, certamente. Il sito, costantemente aggiornato, completo di forum e di news audio e video e con la possibilità di scaricare le esibizioni dei day time, è stato capace di mantenere viva l’attenzione dei navigatori della Rete sul programma. Sono state oltre tre milioni le pagine del sito visitate; un vero e proprio boom che ha registrato un traffico delle prime tre settimane del 50% in più rispetto all’edizione dello scorso anno.

Un pubblico ristretto e selezionato, dunque, ma fedele che ha seguito il programma con attenzione fino all’ultima puntata.


(10/05/2006)