LISZT E GOETHE TRA FAUST E MEFISTOFELE
Il mito di Faust è imperniato su un uomo che, promettendo l’anima al diavolo in cambio della giovinezza, si danna. Una storia universale che affascina tutti gli uomini, in particolare se narrata attraverso la danza. Mercoledì 10 maggio debutta, al Teatro dell’Opera di Roma, il balletto in due tempi tratto dallo straordinario connubio tra l’opera omonima di Goethe e la musica di Franz Liszt.
di Livia Bidoli
Nel 1798 Wolfgang Goethe inizia la stesura del suo Faust, che durerà trent’anni ed affascinerà un raffinatissimo compositore quale Franz Liszt che arriverà a creare ben quattro valzer dedicati a Mefistofele, i Mephistowaltz, che ad intervalli regolari intervengono durante il balletto.

L’allestimento di Beppe Menegatti è una creazione completamente nuova che indaga il rapporto tra Faust e Mefistofele.

La storia di Faust è nota ma l’opera di Goethe si differenzia dalle altre per la dannazione, scampata nel finale, di Margherita, la fanciulla sedotta ed abbandonata da Faust. E’ proprio il sacrificio di lei che salverà lei stessa e Faust, dà un significato sostanzialmente di redenzione a tutta l’opera. Il concetto base è, come dice il regista Menegatti: “l’eterno elemento femminile che reca ed aspira alla salvezza”. Goethe ha scritto l’opera in seguito ad una profonda crisi spirituale e prima dell’altra sua opera intessuta di elementi dogmatici L’immacolata concezione.

Il personaggio di Margherita, in Faust, riprende il mito mariano prediletto dai papi, imperniato sulla salvezza e sul perdono derivante dalla donna. Il peccato dell’anima di Faust, come peccato dell’uomo, sarà lavato da Maria. In questo modo Faust potrà pentirsi e accedere al regno dei cieli. Sulla Perché, come enuncia Goethe nell’opera: “ogni cosa che passa è solo una figura, quello che è inattingibile è già avvenuto, quello che è indicibile si è giù compiuto”.

Il collage musicale di brani diretti da Will Humburg e su cui Menegatti ha impiantato questo particolare balletto, crea un tessuto forte per la storia emblematica di Faust e ne evidenzia l’azione drammatica. I quattro Mephistowaltz sono infatti alternati alla Faust Symphonie, ad una Totentanz e ad un’Heroïde Funèbre che soltanto il Coro degli Angeli ed il Te Deum riescono a stemperare.

Prosegue quindi al Teatro dell’Opera di Roma la messa in scena di nuovi allestimenti di opere particolarmente significative e composite nella loro struttura sia musicale che narrativa. Dopo quattro anni il lavoro della compagnia presenta i suoi frutti attraverso un pubblico interessato a partecipare alla vita del teatro e questo vale anche per i più piccoli. Insieme all’Associazione Musicale Tito Gobbi, il Teatro dell’Opera ha organizzato il corso La Magia dell’Opera, dedicato ad 800 allievi delle elementari per introdurli all’Opera investendo risorse in laboratori ed iniziative ludico-didattiche create appositamente per loro.


Interpreti principali: Andrian Fadeyev, Alessandro Molin, Fabio Grossi, Evgenia Obraztsova, Cristina Saso, Gaia Straccamone, Riccardo Di Cosmo, Alessandro Tiburzi.

Direttore d’orchestra: Will Humburg.

Orchestra e Corpo di Ballo
del Teatro dell’Opera di Roma.


INFO
Prima rappresentazione: mercoledì 10 maggio ore 20.30
Repliche: giovedì 11 maggio ore 20.30; venerdì 12 maggio ore 20.30; sabato 13 maggio ore 18.00; domenica 14 maggio ore17.00.
Prezzi dei biglietti: da € 11.00 a € 65.00 Per informazioni tel. 06481601
Biglietteria: Piazza Beniamino Gigli n°1, tel. 064817003 - fax 064881755
Apertura dal martedì al sabato dalle 9 alle 17, domenica dalle 9 alle 13.30
sempre aperta da un’ora prima di ogni spettacolo nel Teatro ove viene effettuata la rappresentazione. CRAL, Associazioni culturali e aventi diritto (minimo 10 persone): riduzione 25%; Anziani oltre i 65 anni, Giovani fino a 25 anni e Studenti 50%.
Informazioni: tel. 064817517 –fax 06 48160219


(09/05/2006)