Che cosa hanno in comune il biologico e la finanza etica? Molte cose secondo Ecor, la più grande azienda italiana di distribuzione di prodotti biologici e biodinamici, e Banca popolare Etica, l’unico istituto di credito del nostro Paese a finanziare esclusivamente iniziative di rilevanza sociale, per le quali la tutela ambientale e la produzione biologica occupano uno spazio sempre crescente. Negli ultimi anni infatti, sempre di più la finanza etica e il biologico si sono trovati a lavorare insieme. Inoltre sono molti i principi del biologico che si sposano con i valori e l’azione di Banca Etica: valorizzazione del lavoro, della biodiversità, attenzione alle realtà più piccole e spesso trascurate dai circuiti tradizionali, trasparenza nei confronti delle persone che depositano il denaro in banca come nei confronti dei consumatori che scelgono di alimentarsi in modo sano.
“Il biologico per la finanza etica” è la prima giornata di promozione dell’economia alternativa dei negozi specializzati in prodotti biologici e biodinamici. Ideata da Ecor e da Banca popolare Etica, si svolgerà in tutta Italia il 22 aprile. I “clienti” Ecor ospiteranno infatti i volontari dei Git, i Gruppi di iniziativa territoriale di Banca etica presenti nella maggior parte delle province italiane, veri e propri “animatori” a livello locale dei valori e delle iniziative dell’istituto di credito. Per tutto il giorno nei punti vendita verranno distribuiti materiali informativi sulla finanza etica e copie gratuite del mensile “Valori” edito dalla Fondazione culturale responsabilità etica.
Dietro questo progetto c’è la consapevolezza, da parte dei promotori, che il biologico non può essere scisso dall’attenzione ai temi sociali e al rispetto dei diritti di tutti: “Vogliamo proporre ai consumatori di biologico, spesso molto attenti ai temi ambientali e della salute, la finanza etica, un altro modo di pensare le proprie scelte economiche di ogni giorno – afferma Fabio Brescacin, presidente e amministratore delegato di Ecor spa - e a chi conosce la finanza etica offriamo un’occasione in più per conoscere il biologico: pensiamo che il rispetto per i diritti degli ultimi non possa essere separato dal rispetto per la natura e l’ambiente”. Un connubio che non è certo una novità: “In quasi tutta l’Europa la finanza etica è nata sull’onda di una sensibilità verde ed ecologista, capace di tradursi anche in proposte imprenditoriali alternative – ricorda Fabio Salviato, presidente di Banca Etica - ora i tempi sono maturi anche in Italia: come banca crediamo e investiamo nel biologico, protagonista di un nuovo modello economico e sociale che vede alleati produttori, consumatori e risparmiatori”.
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