Comincia il 4 aprile e proseguirà fino al 31 maggio la quinta edizione di FotogGrafia, Festival Internazionale di Roma. Quest’anno il Festival, curato da Marco Delogu, ha raggiunto il traguardo delle 125 mostre con immagini realizzate da 400 fotografi. Oltre 90 spazi espositivi: da una parte l’arte e la cultura più istituzionale, i Musei Capitolini, il Museo di Roma in Trastevere, Palazzo Braschi, Palazzo Poli e tanti altri musei, istituti di cultura e accademie e dall’altra una rete informale di luoghi, spazi ed opportunità tutte da scoprire: gallerie, scuole, librerie, stazioni e locali. Il segno di ricchezza e di un desiderio crescente di partecipazione.
Ma la novità consiste in FotoGrafia_Opening Days: tre giorni di inaugurazione, nel Tempio di Adriano a Piazza di Pietra. Dalla mattina fino a mezzanotte si può godere di mostre, eventi, workshops, letture di portfolio, proiezioni e incontri, e di un punto di ritrovo per conoscere i grandi fotografi e scoprire i nuovi talenti.
In questi ultimi anni, da parte di critici, studiosi e fotografi è stata frequente la domanda: la fotografia è contemporanea? E' evidente la risposta del Festival Internazionale di Fotografia con il titolo di questa edizione impegnativo ed emblematico: "Novecento - la necessità della fotografia". Con la manifestazione si vuole riconoscere alla fotografia lo status di arte fra le arti capace di creare una memoria comune, nel documentare, testimoniare ed esprimere l'immaginazione. Non solo. Portandola a Roma, capitale per eccellenza, le si vuole attribuire un ruolo ancora più grande, quasi a sottolinearne l'urgenza. Inoltre, proprio alla città eterna è rivolto il progetto "Tutta Roma" commissionata al fotografo inglese Martin Parr. Si tratta di un lavoro, esposto a Palazzo Caffarelli, sul fenomeno del turismo, visione disincantata di una realtà spesso surreale, accompagnato dalla mostra "Il secolo della vacanze", 80 fotografie, a partire da quelle dei grandi maestri come Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, fino ad arrivare ai lucidi ritratti di autori contemporanei come Gianni Berengo Gardin, Max Pam, Wim Wenders, Massimo Vitali e Olivo Barbieri.
Il Museo di Roma in Trastevere, invece, ospita il capitolo più drammatico, quello della guerra, della violenza, dei disastri ecologici e ambientali, della fame e della morte con le opere a firma di Luca Campigotto, Riccardo Mazzoni, Simon Norfolk, Eva Frapiccini, Robert Knoth. Di grande impatto emotivo le fotografie di Letizia Battagliaz e Franco Zecchin, con il loro completo reportage sulla mafia (a Palazzo della Calcografia) dall’omicidio di Giuseppe Impastato alle stragi di Falcone e Borsellino.
Ecco fornito di nuovo il perché della "necessità della fotografia". Che testimonia anche Guy Tillim, che da una delle aree del Malawi a maggior rischio di carestia, ha estratto immagini di generosa ospitalità e grande vitalità. Questo lavoro è parte di un progetto con la Comunità di Sant’Egidio e Zoneattive, che prevede anche la produzione del reportage di Graciela Iturbide in Mozambico su un gruppo di donne che, grazie al progetto DREAMS, sono riuscite a bloccare la loro malattia, l’AIDS. Ma l'Africa, anche quella di Roger Ballen, non è il solo continente esplorato. Vi sono altre visioni e altri mondi: Lituania, Finlandia, Nuova Zelanda, Cambogia e Cina.
E a proposito di luoghi a indagare gli scenari urbanistico-architettonici o paesaggistici sono chiamati due grandi fotografi italiani Gabriele Basilico per l’architettura e Luigi Ghirri per il paesaggio (Museo di Roma in Trastevere). Sempre parlando di architettura, una visione di New York profondamente soggettiva ed emotiva è data dalle fotografie della star del rock Lou Reed, per la prima volta in Italia (Galleria Unosunove).
Inoltre, all’Accademia di Francia a Roma - Villa Medici si rende omaggio a Charlie Chaplin con pellicole restraurate, gag inedite, super8 privati, e una retrospettiva su Raymond Depardon, premio Pulitzer, in cui vengono presentati sei lungometraggi e due corti in 35mm, film che affrontano i temi del mondo contadino, della psichiatria e della fotografia.
Per concludere, vale la pena sottolineare il fatto che FotoGrafia si pone come un sistema in continuo movimento il cui obiettivo è trasformarsi in un centro della fotografia contemporanea: uno spazio permanente in cui realizzare mostre, eventi, laboratori, un archivio, investire e promuovere nei nuovi talenti, offrire spazio e visibilità, prendere atto della attuale espressività e intercettare nuove opportunità.
FotoGrafia - Festival Internazionale di Roma - V edizione 2006
Novecento - la necessità della fotografia
4 aprile - 31 maggio 2006
Opening days: 4, 5, 6 aprile 2006 - Tempio di Adriano, Piazza di Pietra - Roma
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