La settimana dell’Alta Moda capitolina ci ha offerto un tuffo nel passato con la mostra fotografica di Federico Grolla che ritrae nei suoi scatti l’inizio di un’epoca, quella dell’Alta Moda Italiana dal 1952 alla fine degli anni 60 e la sfilata The Fair Lady of Italian Fashion 1946 – 1975 che ha celebrato i sensazionali sessant’anni di lavoro di Roberta di Camerino.
Mentre Rosas dedica un tributo ai grandi stilisti degli anni ’50, rivisti in chiave moderna, Camillo Bona omaggia La Fondazione Micol Fontana. Anche Nicola del Verme, in collaborazione con l’Istituto Europeo di Design di Roma, tributa un omaggio ad un nome eccelso della moda Elsa Schiapparelli mescolando arte e moda per stupire e sorprendere.
Dal Giappone arrivano le influenze Manga per la primavera estate di Fausto Sarli che immagina una donna guerriera e romantica, e sempre dal Giappone è stato ispirato Max Botticelli che attraverso le sue foto ci racconta una Tokio contemporanea e le nuove geishe dark della civiltà nipponica.
Il nostro viaggio immaginario nell’alta sartoria continua passando per Sabaudia, cittadina di mare, che per la prima volta presenta una collezione, firmata da Ettore Bilotta: costumi, accessori, guardaroba mare dal titolo Vacanze a Sabaudia. Anche Alessandro Consiglio sceglie il mare, ma quello sottomarino, che, in tutto il suo splendore, ci concede il privilegio di farsi ammirare in passerella con nove ricercatissimi abiti. Le righe degli abiti sofisticati e di gran classe di Renato Balestra concedono all’immaginazione l’illusione delle onde marine bicolore e le giacchine nei colori pastello buttate sulle spalle, abbinate a pantaloni bianchi, sono perfette per una sera fresca d’estate sulla battigia. Cromatismi e festose solarità sono alla base della collezione di Lorenzo Riva quasi come in una psichedelica fotografia di David LaChapelle o di Pierre e Gilles: colori che si librano sul corpo come una magia fiorita.
Silvio Betterelli reinterpreta gli usi ed i costumi della sua terra, la Sardegna, con un progetto che guarda al mondo della tradizione. Susanna Liso per le Tartarughe racconta la metafora della vita e dei sentimenti che la governano, i suoi abiti accompagnano in un viaggio nella dimensione degli affetti ed emoziona ospitando sulla sua passerella una mamma con il suo bimbo di solo dieci giorni.
Anche Gattinoni viaggia nei sentimenti offrendo una collezione ispirata al giorno più bello, quello delle nozze.
La cultura ellenica, antica ma sempre attuale, diventa spunto per la nuova moda primavera estate proposta da MI-RO, etnie coinvolgenti anche per Marella Ferrera che ci trasporta attraverso gli hammam algerini, tunisini, marocchini e siculo-arabi. Abed Mahfouz ricorda lo spreco di vite in Medio Oriente riservando l’ultima uscita ad una sposa completamente rossa, mentre per beneficenza ci spostiamo in Etiopia per sostenere il progetto Child Link Etiopia organizzata da Kids for Kids che porta in passerella i bambini per aiutare altri bambini.
Custo Barcellona punta sull’attrazione degli opposti: da un lato, sfarzose decorazioni, materiali sfavillanti, gioielli, ricami, opulenti tessuti, broccato di seta, fiocchi, ornamenti e cuciture a mano, dall'altro materiali usurati, scoloriti, stone-washed, soffici al tatto, lacerati e consunti. Una casa delle bambole è la cornice ideale della collezione Dolls ideata dall’innovativo marchio Stetch Couture. Un cappello magico, invece, è il luogo da dove provengono i ricercatissimi abiti sartoriali di Gianni Calignano.
Infine ci allontaniamo per un altro viaggio, questa volta mediatico: il progetto “MODA in 3D” ideato da Antonio Falanga, cinque “corti” di una durata complessiva di 13 minuti, prodotti e realizzati con la tecnica della stereoscopia per una visione unica in 3D. Filo conduttore del progetto è la volontà di porre in stretta relazione la moda alla città di Roma, capitale di arte e cultura.
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