GOLDEN GLOBES 2006. I VINCITORI VENGONO DAL WEST
4 premi per Brokeback Mountain di Ang Lee, tra cui quello per il miglior film. 3 per Walk the Line. Quasi un testa a testa a poche settimane dagli Oscar. Il palestinese Paradise Now vince il premio per il miglior film straniero.
di Lorenzo Corvino
E’ difficile parlare della serata di premiazione dei Golden Globes 2006 – che ricordiamolo come gli Oscar si svolgono nell’anno nuovo appena iniziato per premiare i film dell’anno solare appena trascorso distribuiti sul territorio statunitense – dal momento che quasi tutti i vincitori appartengono a prodotti cinematografici e televisivi non ancora distribuiti da noi, sebbene taluni sono in dirittura d’arrivo e già si fanno sentire tra trailer in sala e recensioni in rete e sui giornali.

E quale migliore pubblicità per un film che deve ancora arrivare in sala se non l’aver trionfato ad un premio così prestigioso (Brokeback Mountain di Ang Lee, dopo aver già trionfato a Venezia 62, ha preso 4 premi: miglior film drammatico, miglior regia, miglior sceneggiatura, miglior canzone). I Golden Globe rispetto agli Oscar sono più attenti alle categorie in cui emerge maggiormente il talento dei singoli, piuttosto che il merito dei reparti tecnici come avviene agli Oscar: ben 14 delle 24 categorie di candidature sono per attori e attrici tra cinema e produzioni per la televisione americana.

Imminenti da noi sono le uscite di Brokeback Mountain e The Matador il 20 gennaio, Munich il 27 gennaio, Proof e Pride & Prejudice il 3 febbraio, Walk the Line, North Country, Transamerica e The Producers il 10 febbraio, Capote il 17 febbraio, Syriana il 3 marzo, The Constant Gardener il 10 marzo.

Come miglior film straniero ha vinto Paradise Now battente la bandiera della Palestina, alla prima candidatura della sua storia ha centrato il premio. Un film non particolarmente eccellente, sebbene l’intreccio susciti non poco interesse nello spettatore occidentale, vi sono tuttavia degli ammiccamenti al cinema americano di genere e delle leggerezze nei dialoghi imperdonabili. Dopotutto non dimentichiamo che dopo l’11 settembre 2001 ai Golden Globe come miglior film straniero (e poi pure ai successivi Oscar) vinse No Man’s Land, anche qui primo film candidato per la Bosnia-Erzegovina e primo premio, quando da un mero punto di vista cinematografico e non politico avrebbe dovuto vincere Il favoloso mondo di Amelie.

A ritirare il premio alla carriera è stato il quasi settantenne Anthony Hopkins, sei volte candidato e mai vincitore.

Ecco la lista di alcuni dei vincitori di ieri sera:

Miglior Film Drammatico
Brokeback Mountain

Miglior Film Commedia
Walk the Line

Miglior regia
Ang Lee per Brokeback Mountain

Miglior Sceneggiatura
Larry McMurtry, Diana Ossana per Brokeback Mountain

Miglior colonna sonora
John Williams per Memorie di una Geisha

Miglior Attore Protagonista per film drammatico
Philip Seymour Hoffman per Capote

Migliore Attrice Protagonista per film drammatico
Felicity Hoffman per Transamerica

Miglior Attore Protagonista per film commedia
Joaquin Phoenix per Walk the Line

Miglior Attrice Protagonista per film commedia
Reese Witherspoon per Walk the Line

Miglior Attore non Protagonista
George Clooney

Miglior film straniero
Paradise Now


(17/01/2006)