Bandito dal menù della Vigilia, che come da tradizione vede servite pietanze di solo pesce, il novellame e i riproduttori. Via anche il caviale illegale.
In tutta Europa è infatti fiorente un mercato nero che sta portando all'estinzione di numerose specie di storioni dal Delta del Danubio al Mare Caspio, fino al fiume Amur in Asia. Il WWF spera che il mercato “nero” del caviale chiuda definitivamente i battenti visto che proprio all'inizio del 2006 dovrebbe darsi piena e completa applicazione delle prescrizioni della CITES (Convention on International Trade in Endangered Species) anche all’interno dell’UE. Questo comporterà l’obbligo per i paesi europei a indicare la provenienza delle preziose uova di storione garantendo così informazioni su tutta la filiera del prodotto.
Qualche suggerimento su cosa mettere dentro e fuori dal carrello per la spesa di Natale.
Dentro:
Preferire tutto quello che proviene dall’itticultura o da una pesca certificata che garantisca che quello che quello che consumeremo non distruggerà gli ambienti marini.
Frutta di stagione e italiana: Arance Bio; Noci Sorrentine; Mele Annurche; Fichi D’India
Fuori:
Datteri di mare, la cui pesca e commercio sono vietati perché presuppongono la distruzione di scogliere marine; Novellame e riproduttori di pesce; Aragoste, orma sull’orlo dell’estinzione
Vediamo ora qualche ricetta consigliata dal WWF, per festeggiare rispettando l’ambiente:
Crostini con pate' di capperi di Pantelleria: si mescola l'uovo sodo, con olio e capperi.
Tartine con pate' di lenticchie biologiche (ottime quelle di Castelluccio, prodotte nel Parco dei Sibillini): si lessano le lenticchie e si "tirano" in padella con poco olio e cipolla e poi si frullano.
Piatto forte una ricetta tipica ligure, il Cappon magro, un piatto dei marinai liguri che coniuga le verdure invernali, come cavolo nero, cavolfiore, broccoli, patate lesse, ed il pesce, come sgombri, sugheri o merluzzi. Si lessano le verdure, meglio se da colture bio, ed il pesce e poi si compone a strati (2/3 verdure, 1/3 pesce) alternati con pane tostato (ottimo per il riciclo di questo prodotto) e si condisce con una salsa verde fatta con prezzemolo, rosso d'uovo sodo, olio, aglio e capperi.
Oppure uno sformato di zucca e formaggio, da stufare al forno e mischiare con almeno 3 uova e formaggi locali tipici (parmigiano reggiano, caciocavallo podolico del Gargano).
Per dolce: un buon gelato di castagne (sono frutti "tradizionali" le cui coltivazioni ben si integrano con ambienti protetti e non prevedono alcun trattamento). Si puo' servire con panna e cioccolata liquida su cialde di Montecatini (dischi grossi tipo ostia dura con granelle di mandorle pugliesi).
Per chiudere una ricottina affumicata al ginepro prodotta al Parco Nazionale d'Abruzzo, magari con qualche goccia di miele al rosmarino sardo. Vini consigliati: Verdicchio classico per gli antipasti ed il piatto di pesce, ed una Lacrima di Moro d'Alba per i dessert.
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