QUIJOTE E MIMMO PALADINO. UNA SFIDA A CAPODIMONTE
Fino al 5 febbraio la figura, il mito e i sogni di Don Chisciotte saranno ospiti nei nuovi sapzi espositivi del Museo di Capodimonte.
di La Redazione
E’ stata di recente inaugurata la mostra su Don Chisciotte, la quale ha fuso in sé due importanti eventi, da una parte naturalmente la ricorrenza del quarto centenario della pubblicazione de “El Quijote de la Mancha” di Miguel de Cervantes y Saavedra, dall’altra l’inaugurazione dei nuovi spazi espositivi del Museo di Capodimonte.

L’incrociarsi di questi due importanti “accadimenti” ha spinto Antonio Bassolino, Presidente della Giunta Regionale della Campania e Nicola Spinosa, Soprintendente per il Polo Museale Napoletano, ad invitare Mimmo Paladino ad interpretare l’eterna anima dell’ingegnoso hidalgo.

Il titolo della mostra è proprio Quijote, personaggio mitico che Paladino ha immaginato muoversi attraverso un percorso che dalla “scultura – pittura - installazione” continua in un film e in un libro.

Paladino raffigura il fantastico e malinconico mondo di Don Chisciotte con quindici opere tra bronzi, dipinti e 40 acquerelli, attraverso cui il mondo intimo dell’antieroe si impossessa di noi, della nostra quotidianità spesso vissuta come lotta contro mulini a vento che siamo noi stessi e a cui grottescamente e pittoricamente, come in un grande sogno, rispondiamo.

Quindi il viaggio onirico verso “il cavaliere” diventa un film con un cast eccezionale: Peppe Servillo degli Avion Travel è don Chisciotte, Lucio Dalla è Sancho Panza, Enzo Cucchi è Mago Merlino, Alessandro Bergonzoni è Mago Festone e Ginestra Paladino è Dulcinea.

Infine c’è il libro, di cui Paladino presenta nella mostra le sue tavole per un prezioso ‘Libro d’Artista’, dal titolo “Don Chisciotte”, realizzato da Editalia (Gruppo Istituto Poligrafico-Zecca dello Stato). Le immagini dell’artista dialogano con i versi del poeta Giuseppe Conte che narra “l’eroe mitico mediterraneo”. Per l’occasione Editalia presenta anche una raffinata edizione del Chisciotte di Cervantes nella classica traduzione di Alfredo Giannini e accompagnata da 150 riproduzioni di acquerelli attraverso i quali Paladino offre la sua interpretazione giocando con il libro, l’autore, i personaggi.

Napoli, Museo di Capodimonte
16 dicembre 2005 – 5 febbraio 2006

Informazioni
tel.848800288
cellulari ed estero 06 39967050


(21/12/2005)