La mostra è stata fortemente voluta dal Campidoglio e dall’Assessorato al Turismo e alla Moda per festeggiare i 60 anni di attività della stilista che ha saputo trasformare creazioni in maglia in capi di Alta Moda; all’inaugurazione ha fatto gli onori di casa, con un discorso di apertura, il Vice Sindaco con delega alla moda Maria Pia Garavaglia, promotrice del Made in Italy in Italia e nel mondo.
Numerosi gli ospiti intervenuti all’inaugurazione per ammirare il tableau vivant di 9 modelle vestite con abiti storici della maison e un’esposizione di disegni e foto originali delle collezioni e delle sfilate anni ’60, ’70 e ’80; oltre alle modelle, molte delle signore presenti indossavano un completo firmato Albertina.
Durante l’apertura dell’evento è stato anche presentato il libro ”Albertina, un filo di lana lungo sessanta anni” scritto dalle giornaliste di moda Nora Villa e Mariella Passerini, che racconta la vita e la carriera della stilista che ha introdotto per prima l’uso della maglia in Alta Moda e l’ha resa famosa nel mondo con la sua innovativa tecnica di lavorazione. Gli abiti Albertina sono interamente costruiti in maglia attraverso un metodo artigianale brevettato che permette di costruire il capo direttamente con tagli e cugni aumentando o diminuendo le maglie, senza adoperare le forbici, una volta assemblati i diversi pezzi viene fuori un capo dalla linea impeccabile, che veste in modo perfetto.
Negli ultimi anni c’è una riscoperta della maglieria, in ogni stagione e per ogni clima offre il confort più adeguato: calda, morbida, soffice o fresca. Che cosa c’è di più di più piacevole di un pullover di cachemire o di lana merinos o di mohair? È una felicità accessibile a tutti, quella di collezionare capi di maglia: a coste, jauard, melange e così via. Inoltre i capi in maglia possiedono tanti pregi, sono duttili, comodi per viaggiare e non solo, si sgualciscono difficilmente e vestono anche se si è preso quel chilo di troppo durante le feste… la comodità abbinata allo stile italiano è un connubio vincente.
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