Terzi, nella idea del legislatore, sono tutti coloro che non sono genitori naturali. Possono pero' essere i parenti, ad esempio i nonni o gli zii, a causa di spostamenti per lavoro, per malattia o, purtroppo per la morte di uno o di entrambi i genitori. O anche a causa della reclusione. Possono essere Famiglie Affidatarie, che progettualmente, scelte dal Tribunale per i Minorenni o dai Servizi Sociali competenti, accolgono temporaneamente, i minori con difficolta' familiari. Possono essere poi le Comunita' di accoglienza per minori, strutture che hanno nomi talvolta molto diversi ma che si accomunano per accogliere un piccolo numero di minori, di età variabile dagli 0 (zero) ai 20 e passa anni. Queste strutture hanno un menage tipicamente familiare, e sono ubicate in civili abitazioni, normalmente grandi appartamenti, villette o case coloniche ristrutturate. Poi ci sono le case famiglia, luoghi nei quali una coppia residente con i propri figli accolgono un massimo di 3 o 4 minori, sempre residenzialmente. Le altre esperienze, Comunita' o Case Famiglie che accolgono minori ed altre tipologie di utenza come tossicodipendenti, malati psichici di maggiore età ecc non sono più ammesse proprio per la necessita' di garantire tutela esclusiva ai minori e non gettarli in esperienze confusive. E’ di fatto inopportuno, anche se non esplicitamente vietato, l’accoglienza di minori infra 14 enni nelle strutture che accolgono Pronte Accoglienze, cioe' minori di 16-17 extra comunitari, spesso abituati ad una vita extra legge ( ad es. nomadi, albanesi, rumeni ) e che in alcune situazioni in Italia hanno abusato degli altri minori accolti. Questi bambini, bambine, ragazzi e ragazze vivono in queste realta' terze per una serie differente di motivi. La prima cosa da chiarire e' che non vi arrivano per caso, per scherzo, per fatalita', ma sempre, ripeto sempre, per e con provvedimenti dell’Autorita' Giudiziaria Minorile o Ordinaria che cosi' ha deciso ritenendola la scelta migliore per la tutela di quel o quei minori. Se le decisioni prese sono secondo il lettore inopportune ingiuste, beh che chieda chiarimenti ad ogni singolo magistrato italiano. Errori anche loro li commettono, ed anche tanti; ma non si può certo parlare di errore o disattenzione per decine di migliaia di minorenni in Italia. Ed allora, se si e' trattata di un decisione ragionata, lucidamente e con competenza, e se quella scelta, cioe' la scelta di far accogliere temporaneamente quel minore in quel contesto “terzo” e' stata la migliore in quello specifico momento, dove si nasconde lo scandalo dei bambini del limbo di cui tanti buffoni parlano con insistenza.
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