Il Teatro dell’Opera di Roma, da giovedì 3 novembre alle ore 20.30, presenta un nuovo allestimento del balletto in tre atti di Cenerentola, con la coreografia e la partecipazione di Carla Fracci (La fata buona Madre), le musiche di Sergej Prokof’ev, dalla versione di Alfredo Rodriguez (Teatro alla Scala 1955) e di Loris Gai (1973); l’Orchestra ed il Corpo di Ballo sono del Teatro dell’Opera
La favola di Cenerentola a cui si ispirò il musicista russo per iniziare la stesura del balletto nel 1941, fu quella settecentesca di Charles Perrault e non quella tardo-romantica dei Fratelli Grimm mentre il libretto fu steso da Nikolai Volkov. Fu il celebre Teatro Kirov di Leningrado, il primo committente della composizione che offerse inoltre a Prokofiev la collaborazione del ballerino Konstantin Sergeyev, che poi curò la coreografia del debutto.
Il direttore d’orchestra di questa edizione è Roberto Tolomelli, mentre l’apprezzatissima scenografia di Ezio Frigerio ed i costumi di Franca Squarciapino vestiranno il palco ed i ballerini che vedranno alternarsi nel ruolo di Cenerentola la nuova promessa russa Evgenia Obraztsova, paragonata a Galina Ulanova, l’ètoile per cui era stata scritta la musica, e Laura Comi, Prima ballerina ètoile del Teatro dell’Opera. Ad interpretare il Principe invece Giuseppe Picone, stella internazionale (English National Ballet di Londra, American Ballet Theatre di New York), e Mario Marozzi, Primo ballerino ètoile del Teatro dell’Opera.
La parabola di Cenrentola è di trama francese, Perrault appunto, ma lo scopo principale di Prokofiev, che ultimò il balletto nel 1944 dopo la pausa dovuta agli eventi bellici della Seconda guerra mondiale, era di trasformare il racconto di questa rivalità familiare in una vera fiaba russa. L’aspetto “russo” del balletto viene ampiamente evocato sia dalla comparsa di elementi strettamente favolistici, come le fate delle quattro stagioni; sia dell’elemento grottesco, con le sorellastre dipinte in ritratti caricaturali scherzosamente sottolineati dalla strumentazione dissonante della musica.
Al 1971 risale la prima messa in scena al Teatro dell’Opera, con Elisabetta Terabust protagonista e Zarko Prebil coreografo, ripresa nel 1976, mentre i coreografi Ben Stevenson e Luciano Cannito hanno dato forma ai loro balletti rispettivamente nel 1989 e nel 1996.
La prima volta che Carla Fracci (1936) danzò in Cenerentola fu nel 1955, prima come Fata della Primavera, presto sostituendo, nel medesimo allestimento, Violette Verdy come inteprete principale: ora alle coreografie e nella parte della Fata buona Madre, promette una delle poche produzioni italiane di questo balletto, rivaleggiando finalmente con le prove inglesi di Ashton o le immaginifiche e psiconalitiche “bambole” di Maguy Merin negli anni ’80 col Ballet de Lyon.
Lo spettacolo della Fracci, molto richiesto nella penisola, partirà per nove date a Catania e dieci a Trieste, presentandosi da subito come novità della stagione e con ben tre variazioni per il ruolo del Principe (nella coreografia di Ashton sono due) ed un lungo pas à deux nel secondo atto.
Una nota di colore: ll manifesto del balletto mostra un ritratto del 1958 di Carla Fracci dipinto da Bruno Tassinari proprio durante una delle sue prime interpretazioni dell’omonimo balletto.
Interpreti principali:
Cenerentola Evgenia Obraztsova / Laura Comi (5, 9/11)
Il Principe Giuseppe Picone / Mario Marozzi (5, 9/11),
La Fata buona Madre Carla Fracci
Il Padre Guido Pistoni
La matrigna Tiziana Lauri
Arabella Gaia Straccamore
Araminta Alessia Barberini
Il Buffone Riccardo Di Cosmo / Alessandro Tiburzi
Orchestra e Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera
INFO
Prima rappresentazione: giovedì 3 novembre, ore 20.30 (turno A)
Repliche: venerdì 4, ore 18.00 (turno D); sabato 5, ore 16.30 (turno E);
martedì 8, ore 20.30 (turno B); mercoledì 9, ore 20.30 (turno C);
giovedì 10, ore 20.30 (fuori abb.)
Prezzi dei biglietti: da 11,00 a 65,00 Euro
Per informazioni tel. 06481601
Biglietteria: Piazza Beniamino Gigli n°1, tel. 064817003 - fax 064881755
Apertura dal martedì al sabato dalle 9 alle 17, domenica dalle 9 alle 13.30
Sempre aperta da un’ora prima di ogni spettacolo nel Teatro ove viene effettuata la rappresentazione
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