CARAVAGGIO E L'EUROPA A PALAZZO REALE
A Milano, fino al 6 febbraio, è ospite a Palazzo Reale una delle più importanti retrospettive dedicate al grande pittore lombardo, Micheangelo Merisi,detto il Caravaggio.
di La Redazione
Si parla già della mostra “milanese” dell’anno, quella che dal 15 ottobre fino al 6 febbraio è ospitata presso Palazzo Reale: Caravaggio e l’Europa. Il movimento caravaggesco internazionale da Caravaggio a Mattia Preti.

Sono oltre 150 le opere in mostra, che un comitato scientifico, presieduto da Vittorio Sgarbi, ha selezionato scegliendone, tra quelle di Caravaggio, anche una ancora solo attribuita al grande artista (manca, va detto, la Cena di Emmaus, conservata a Brera….). La maggior parte delle tele però sono di autori caravaggeschi, come lo fu, per ultimo, lo stesso Mattia Preti, di cui con la mostra si festeggia anche il terzo centenario dalla morte.

Un grande evento, quindi, che ci narra delle articolate vicende, di cui l’arte romana all’inizio del ‘600 fu protagonista, stimolata dalla presenza di quell’ancora misteriosa e potente, quanto a forza creativa, figura di Michelangelo Merisi. La sua personalità avvolse totalmente l’arte di quell’epoca, contrapponendosi con la sua indole visionaria al naturalismo accademico della scuola dei Carracci e facendosi portavoce di un nuovo modo di vedere il mondo. Le ombre e la luce si contrappongono e dialogano creando movimento, drammaticità di moti dello spirito, che ora si fanno realtà, mal celata ormai dal linguaggio classicista dei suoi predecessori.

Il lombardo stupisce e inorridisce al tempo stesso i suoi contemporanei con un linguaggio di “evidente metafora”, in cui i gesti, che sembrano incarnarsi in figure più che umane, sono portatori di concetti metafisici. Questa la grandezza di Caravaggio, che all’epoca lo rese anche personaggio scomodo (oltre chiaramente alla sua indole poco docile…), il fatto di riconoscere nell’uomo una forza divina, ma prepotente, senza vie di mezzo, così nelle sue carni, come nel suo spirito. Questo il messaggio che altri futuri grandi artisti portarono con sé e nel mondo attraverso la loro arte. Artisti che, non a caso evidentemente, si trovavano a Roma in quel preciso illuminante momento storico, quali il giovane Rubens, tra i più noti.

La mostra, però, vuole farsi anche portavoce di quei maestri, di cui non ci sono giunti i nomi, geni anonimi che esercitarono la loro arte sotto l’influenza del lombardo sia a Roma che a Napoli. Per questo, all’interno della retrospettiva, è stata allestita una “seconda mostra” di 37 opere, ”Il genio degli anonimi. Maestri caravaggeschi a Roma e Napoli”, curata da Giovanni Papi.

Unici, grande difetti dell’intera mostra sono l’illuminazione, che invece di aiutare gli utenti a guardare il quadro, crea non poche difficoltà nel concentrarsi su quanto della tela si riesce a vedere a causa della luce troppo forte dei faretti, e il prezzo d’ingresso….
Peccato.

Info
Milano, Palazzo Reale
Fino al 6 febbraio 2006
Orario: lunedì 9.30 - 14.30, martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 - 19.30, giovedì e sabato 9.30 - 22.30 (la biglietteria chiude un'ora prima)
Ingresso per «Caravaggio e l'Europa» intero euro 9, ridotto 7, 50. Ingresso per «Il genio degli anonimi» intero euro 5, ridotto euro 3, 50. ingresso abbinato euro 12 intero, 10 ridotto
Catalogo Skira
Per informazioni, prevendita e biglietteria tel. 02 54 919 oppure www.ticket.it/caravaggio


(21/10/2005)