OSSIDO O MONOSSIDO DI CARBONIO?
PREVENIRE GLI EFFETTI PERICOLOSI

Andiamo incontro alla stagione fredda, quando il pericolo di intossicazione da monossido di Carbonio è più alto, a causa del cattivo funzionamento di stufe e impianti di riscaldamento. Vediamo cosa succede.
di David Pizzonia
A Ottobre inizia la stagione fredda, durante la quale si riaccendono sia i camini, dove presenti, sia le stufe per riscaldare gli ambienti, in particolar modo nelle case di montagna.
Purtroppo è cattiva consuetudine non preoccuparsi sempre della manutenzione di tali cose, al punto che ogni anno gli incidenti mortali causati dall’avvelenamento da monossido di carbonio sono numerosissimi, soprattutto nelle case di montagna.
Ma cosa è il monossido di carbonio e come si sviluppa?

L’ ossido (o monossido di carbonio) è un gas (CO) inodore, incolore e insapore, che si sviluppa dalle combustioni di sostanze organiche qualora siano incomplete per carenza di ossigeno (stufe mal funzionanti, camini con comignoli sporchi o intasati ecc… in ambienti chiusi). La peculiarità di questo gas è che non irrita minimamente l’organismo umano, in parole povere non ci si può rendere conto della sua presenza tramite i nostri cinque sensi.
Come se non bastasse, dato che i primi sintomi di intossicazione da CO sono limitati in genere a semplici mal di testa, affanno e confusione mentale (spesso erroneamente riconducibili a stanchezza o sonno), il gas è a tutti gli effetti un killer che in un primo momento stordisce le persone e che quindi diventa molto difficile combattere.
Anche se il CO può essere letale soltanto ad alte concentrazioni, non deve essere trascurato il fatto che esso si accumula nell’organismo fino a causare disturbi più o meno seri.

Perchè è così pericoloso?
I globuli rossi presenti nel sangue, in condizioni normali trasportano l’ossigeno alle cellule attraverso una sostanza chiamata “emoglobina”.
In presenza di CO, l’ emoglobina si trasforma in “carbossiemoglobina” e non è più in grado di inglobare ossigeno.
Le cellule che più ne hanno bisogno per vivere sono quelle del cervello e del cuore, gli organi vitali, quindi maggiormente a rischio in caso di intossicazione.
Và specificato che il CO ha un’affinità con l’ emoglobina superiore di circa 300 volte rispetto all’ ossigeno (O), ciò equivale a dire che, quando sono presenti entrambi, i globuli rossi “preferiscono” riempirsi di CO anziché di O!!!

Qualora insorgano i sintomi dell’ intossicazione da CO, bisogna cercare immediatamente di portarsi all’ esterno dei locali e di aprire tutte le finestre, prima che il gas concluda la sua azione letale.
Nei soccorsi agli intossicati, per ossigenare meglio l’ organismo, viene spesso somministrato ossigeno puro, visto che nell’ aria sono presenti anche anidride carbonica e azoto e considerato che, nelle zone montane più alte, l’ossigeno è più rarefatto.

Bisogna ricordarsi quindi di effettuare adeguate e periodiche manutenzioni a stufe, comignoli e sistemi di ventilazione e di rivolgersi solo a personale fidato e specializzato.
Sarebbe inoltre opportuno installare dei rilevatori di CO, anche se molti ne lamentano l’elevata sensibilità (potrebbero dare segnali di allarme troppo spesso).
Buona (e sicura) stagione a tutti!



(03/10/2006)