RECINTI SALVA-MIELE PER L’ORSO BRUNO MARSICANO
Per favorire la convivenza tra uomo e orso, il wwf dona recinti salva-miele consegnati con una cerimonia agli apicoltori del Parco Nazionale di Lazio, Abruzzo e Molise.
di Comunicato Stampa
Il WWF regala 5 recinti “salva-miele” agli apicoltori che svolgono la propria attività nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, l’area maggiormente frequentata dagli Orsi marsicani. Si tratta di speciali recinzioni elettrificate capaci di trasmettere una leggera e innocua scossa elettrica, sufficiente a scoraggiare gli orsi a frequentare le aree dove vengono installate le arnie per la produzione del miele.

Questo metodo è già stato sperimentato con successo dal Parco e ha permesso di facilitare la convivenza tra la specie più carismatica dell’Appennino Centrale e le attività produttive dell’uomo: l’uso di 11 recinzioni elettrificate a protezione degli apiari ha ridotto del 40% i danni provocati dagli orsi negli ultimi anni.

“I recinti elettrificati permetteranno di ridurre i danni provocati dagli orsi troppo confidenti e quindi anche in una certa misura le interazioni tra l’uomo e questo plantigrado – dichiara Fabrizio Bulgarini, responsabile della Conservazione Ecoregionale del WWF Italia – cercare di risolvere il problema dei danni causati da orsi, lupi e altre specie selvatiche è fondamentale per la sopravvivenza di queste specie – continua Bulgarini – infatti, malgrado la normativa, in vigore in Abruzzo dal 1974 (L.R.3/74), preveda risarcimenti per i danni subiti da allevatori e agricoltori, i tempi sono spesso lunghi e ciò determina il permanere di un atteggiamento di avversione e intolleranza nei confronti di questi predatori. Trovare forme di convivenza tra l’uomo e animali come l’orso è fondamentale per contrastare l’odioso fenomeno del bracconaggio: circa un terzo delle morti di orsi accertate negli ultimi anni è stata causata proprio dall’uso di bocconi avvelenati, lacci e armi da fuoco, un accanimento preoccupante visto l’esiguo numero di orsi!”.

I recinti, acquistati anche con il contributo dei bambini dell’Istituto Comprensoriale abruzzese di S. Vito Chetino, sono stati consegnati questa mattina in presenza dell’Assessore Regionale all’Agricoltura Marco Verticelli e del Presidente del Parco Nazionale di Lazio, Abruzzo e Molise, Diego Ferrante.

Come sottolinea Dante Caserta – Presidente del WWF Abruzzo – “L’iniziativa di oggi si inquadra nel più ampio progetto che il WWF promuove per la tutela del territorio dell’Orso marsicano. La predisposizione di recinti “salva-miele”, il recupero e la potatura di piante da frutto abbandonate per dare all’orso maggiori risorse alimentari sono delle pratiche semplici che il WWF utilizza da anni. Con una spesa minima si assicura un futuro all’orso e se ne facilita la convivenza con l’uomo. La giornata di oggi ci offre l’occasione per rinnovare l’invito alla Regione Abruzzo a sospendere la caccia nelle aree dove è accertata la presenza dell’orso (la fascia di protezione esterna del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ed alcuni Siti di Importanza Comunitaria), come ad esempio nella zona della Serralunga dove in questi giorni è stata più volte avvistata un’orsa con due piccoli. Vietare la caccia nelle zone dove è presente l’orso è fondamentale per salvaguardare questa specie, sia perché riduce il disturbo sui piccoli, sia perché si è verificato che gli orsi siano stati uccisi “erroneamente” durante battute al cinghiale.

In occasione dell’evento il WWF e NOKIA, partner del Progetto Orso, hanno anche aggiornato lo speciale sito “Insieme per gli orsi” interamente dedicato all’Orso bruno marsicano. Il sito visitabile all’indirizzo www.minisiti.nokia.it/insieme_per_gli_orsi è stato arricchito di nuovi fatti e aneddoti sulle abitudini dell’orso, tutte le azioni di conservazione messe in atto per tutelarlo e tante bellissime foto. Nuova anche la sezione da cui sarà possibile scaricare immagini di orso effettuando una donazione in favore del “Fondo per l’orso” http://www.wwf.it/iscrizione/nokia.asp.

Proprio sul sito Orso è stato pubblicato l’ultimo documento realizzato dal WWF “Grandi carnivori e zootecnia tra conflitto e coesistenza” che analizza i danni provocati da orso, lupo e lince in Italia negli ultimi anni. I danni agli apicoltori nell’area del Parco d’Abruzzo sono stimati tra il 1998 e il 2003 pari a 140.714 Euro. Come rivelano le ricerche, nei 6 anni di indagine sono state verificate 135 incursioni dell’orso alle aziende apistiche per un totale di 564 arnie distrutte. Un apicoltore ha subito in una sola stagione 20 incursioni per un totale di 134 arnie distrutte. Il 41% degli apicoltori ha ricevuto, nel corso di una sola stagione, più di 4 incursioni.

Il documento raccoglie i contributi di un convegno organizzato dal WWF, grazie ad un finanziamento LIFE, che ha permesso di coinvolgere altre associazioni, enti di ricerca e aree protette, analizzando tra l’altro gli episodi di conflitto uomo-orso avvenuti su tutto il territorio del Parco: dal 2000 ad oggi più del 95% dei danni si sono concentrati in 7 paesi frequentati perlopiù da 3 orsi particolarmente golosi e confidenti con l’uomo, tanto da avvicinarsi ripetutamente ai centri abitati. La scelta da parte del WWF di consegnare 5 recinti nelle aree più esposte non è solo un gesto simbolico ma anche un intervento concreto in favore della convivenza tra uomo e orso. Dimostrando che la presenza di una specie simbolo della natura selvaggia in un’area in cui l’uomo è presente con le sue attività economiche può essere gestita con piccoli, ma risolutivi accorgimenti. In questo modo si potrà valorizzare la presenza dell’orso e aumentare ancora di più le potenzialità di richiamo di questi territori e, perché no, i futuri sviluppi economici.



(06/10/2005)