Sono un ragazzo con un problema imbarazzante: il vomito. Credo sia un prolema psicologico la cosa si presenta ogni volta che esco di casa. Soffro il mal d'auto, di mare, d'aereo, di pullman, d'autobus, soffro la metro, vomito sule scale mobili, ascensori. Non posso passare neanche per sbaglio davanti a un luna park perché se vedo una giostra girare rimetto. Vomito nel vedere i bisogni dei cani, nel sentire le puzze d'immondizia, fogna, dei gas di scarico delle auto. Qualsiasi cattivo odore. Sono ben sei anni che mi succede per un motivo o per un altro ogni giorno. Ho fatto anche degli esami ma non è risultato nulla.
COSA POSSO FARE?
V. G.
Gentile lettore,
innanzitutto le chiedo se ha la consapevolezza di cosa rifiuta con il vomito. Infatti, se lei pensa al punto di vista prettamente organico, si vomita per espellere qualche sostanza che l'organismo non riconosce come salutare (es. sostanze tossiche, oppure si mangia tanto da non poter assimilare la quantità di cibo).
Trasponendo questa reazione all'aspetto psicologico, può avvenire una cosa simile con atteggiamenti psichici o relazioni.
Altre volte, invece, il vomito è un modo per esprimere la propria rabbia che non si riesce ad esprimere magari in modi più elaborati dalla mente: non ci sono parole o urla, ma c'è l'espressione emozionale pura.
D'altra parte lo stomaco è il nostro secondo cervello, il cervello emozionale appunto.
Non conoscendo nulla della sua storia, anche solo uno squarcio del suo presente, o delle sue modalità relazionali, non so se questi spunti che le ho dato possono risuonarle in qualche modo. Quindi prima di poterle dare qualche altra indicazione più specifica, se vuole, mi descriva, quasi come se dovesse descrivere una fotografia, un momento specifico in cui le accade di vomitare (cosa sta pensando, sta sentendo dentro, con chi si sta relazionando, cosa vorrebbe fare o dire ma non fa o non dice). E, anche se sembra una domanda sconnessa dal resto, se vuole, mi dica come è nato (quante ore circa di travaglio, parto naturale, cordone ombelicale intorno al collo, forcipe o quant'altro).
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