62A EDIZIONE DEL FESTIVAL DI VENEZIA: BILANCI E PREMIAZIONI
Si è conclusa la 62° edizione del Festival di Venezia. Quest’anno, fortunatamente, ha vinto il cinema, per un volta al centro dell’attenzione di addetti e non. Alla fine il leone d’oro è andato ad Ang Lee con il suo Brokeback Mountain, ma molte sono le pellicole che meriteranno i soldi del biglietto nei prossimi mesi. Non perdeteli!
di Lorenzo Corvino
Il Festival

Innanzitutto va sottolineata la felice peculiarità di questa edizione della Mostra: ossia non si è parlato che dei film presentati al Lido, evitando polemiche o scandali; nessun disguido è stato annoverato tra i fatti della kermesse (forse anche per il numero esiguo rispetto alle precedenti edizioni di titoli proiettati). Il merito va tanto agli organizzatori quanto alla qualità dei film che hanno davvero catalizzato l’attenzione dei critici e dei giornalisti. Tutto è andato nella direzione dei veri protagonisti del festival: gli attori e i film, i registi e i produttori, i contenuti e la fattura delle pellicole.

Unica scintilla, di qualche giorno fa, più competitiva che altro, è stata quella legata alla presentazione del futuro festival del cinema di Roma che aprirà i battenti ad ottobre 2006. Si teme infatti un fuggi fuggi da Venezia dei grandi nomi per partecipare al festival di Roma che sebbene non sia contemporaneo alla Mostra è pur vero che è collocato da lì a poche settimane dopo. Ma si sa la concorrenza fa sempre bene alla qualità. Il fatto è che Venezia ogni anno deve fare i conti già con la concorrenza del festival di Toronto in Canada e di Deauville in Francia.

Durante la passerella che ha preceduto l’ingresso in Sala Grande per la cerimonia di premiazione e di chiusura, c’è stato tempo anche per una parentesi di sana polemica, suscitata da Giorgio Albertazzi che di fronte alle telecamere di Rai Sat Cinema World (che ha trasmesso la diretta per un totale di due ore) ha avuto modo di esprimere il suo proclama a favore dello spettacolo italiano. Ha paragonato la cultura dello spettacolo in Italia ad uno zoppo: Albertazzi si è espresso senza mezze parole contro la mancanza di una politica culturale da parte dei potenti, per smuovere quanti preferiscono trascorrere le serate davanti alla televisione piuttosto che andare al cinema, al teatro o al circo.

Complessivamente tanto la serata d’apertura che quella di chiusura (entrambe avevano per madrina l’attrice spagnola Ines Sastre) sono state discretamente condotte: tono rigoroso e stringato, nessun conduttore eclettico o sprovveduto, come in passate edizioni si è avuto, ma semplici moderatori, una traduttrice fissa sul palco, per la simultanea versione in quella che giustamente è la lingua ufficiale della Mostra, ossia l’italiano, e i premiati con i loro eleganti ma sobri abiti e le frasi spiritose di rito.


Le premiazioni

Il leone d’oro è andato ad Ang Lee per il western anomalo Brokeback Mountain, un film battente bandiera statunitense, presentato in prima mondiale, ambientato, sì, nel 1963 ma in luoghi tipici dell’epopea dei cowboy. Il regista di Taiwan ha dimostrato di saper bene alternare produzioni più autoriali (Tempesta di ghiaccio) a film più commerciali (Hulk). Il film uscirà negli Stati Uniti il 9 dicembre, periodo in cui escono generalmente la maggior parte dei titoli aspiranti all’Oscar. In Europa è previsto per l’inizio del 2006.

Complessivamente è stata un’edizione che ha visto partecipare molti attori dietro la macchina da presa, ma soprattutto molti film con ruoli femminili forti e coraggiosi per altrettante attrici già consacrate e all’altezza: Margherita Buy (protagonista del film I Giorni dell’abbandono di Roberto Faenza), Giovanna Mezzogiorno (vincitrice della Colpa Volpi come migliore attrice per La Bestia nel cuore di Cristina Comencini), Susan Sarandon (protagonista di Romance & Cigarettes di John Turturro), Isabelle Huppert (vincitrice del Leone Speciale per il complesso dell’opera, che in concorso partecipava col film Gabrielle di Patrice Chéreau), Charlotte Rampling (attrice protagonista di Vers le sud, il cui attore maschile, l’emergente Menothy Cesar, ha vinto il Premio Mastroianni a un giovane attore) e Juliette Binoche (protagonista del film Mary di Abel Ferrara che ha vinto il Premio Speciale della Giuria).


Nel ricevere il Premio Speciale della Giuria (presieduta quest’anno dal celebre scenografo Dante Ferretti), è stato persino commovente il regista Abel Ferrara, il quale ha sottolineato di essere felice di ritirare il primo riconoscimento di tutta la sua lunga carriera. Ammirevole lo sforzo di leggere in italiano il discorso di ringraziamento dei due divi americani, l’attore premiato con la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile David Strathairn in Good Night and Good Luck, e il regista attore George Clooney premiato con l’Osella per la migliore sceneggiatura sempre per Good Night and Good Luck (da molti considerato il vincitore morale di questa edizione della rassegna veneziana).

E ora udite! udite! Due premi (l’Osella per il migliore contributo tecnico al direttore della fotografia William Lubtchansky, e il Leone d’argento per la migliore regia a Philippe Garrel) sono andati all’indipendente film francese Les Amants réguliers. Il fatto clamoroso è che questo film – vuoi per non aver trovato ancora distributori in Italia, vuoi per la particolare ammirazione che nutre Enrico Ghezzi verso il regista – verrà trasmesso subito dalla televisione pubblica italiana, in versione originale sottotitolata, la notte tra domenica 11 e lunedì 12 settembre nell’ambito di Fuori Orario su Rai Tre alle 0:40 circa, appena 30 ore dopo essere stato consacrato in Sala Grande.


Premi ufficiali della 62. Mostra

Venezia 62:

Leone d'Oro per il miglior film
Brokeback Mountain di Ang Lee

Leone d’Argento per la migliore regia
Les Amants réguliers di Philippe Garrel

Premio Speciale della Giuria
Mary di Abel Ferrara

Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile
David Strathairn per Good Night, and Good Luck di George Clooney

Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile
Giovanna Mezzogiorno per La bestia nel cuore di Cristina Comencini

Osella per il migliore contributo tecnico
William Lubtchansky per la fotografia del film Les Amants réguliers di Philippe Garrel

Osella per la migliore sceneggiatura
George Clooney e Grant Heslov per Good Night, and Good Luck di George Clooney

Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore o attrice emergente
Ménothy Cesar in Vers le sud di Laurent Cantet

Leone Speciale per il complesso dell’opera
Isabelle Huppert


Orizzonti:

Premio Orizzonti
East of Paradise di Lech Kowalski

Premio Orizzonti Doc
Pervye na lune (The First On The Moon) di Aleksey Fedortchenko


Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”:

Leone del Futuro - Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentiis”
13 (Tzameti) di Gela Babluani


Corto Cortissimo:

Leone Citroën - Corto Cortissimo per il miglior cortometraggio
Xiaozhan (Small Station) di Lin Chien-ping

una Menzione Speciale
Layla Afel di Leon Prudovsky

Premio UIP per il miglior cortometraggio europeo
Butterflies di Max Jacoby


(11/09/2005)