Quella persona ha una faccia familiare... Mi sei stato simpatico a prima vista...
Quante volte abbiamo detto o pensato frasi del genere. Secondo una ricerca inglese dell’università di Liverpool, che sarà pubblicato sulla rivista Pnas, queste nostre “pulsioni” sono dettate dal cervello, il quale ricerca e classifica come positivi i tratti a lui familiari, quelli che ricordano una persona conosciuta.
Il risultato sarebbe particolarmente significativo nel caso di volti appartenenti all’altro sesso. Questo, secondo il dottor Anthony Little dell'University's School of Biological Science che ha condotto la ricerca, perché le persone cercano partner il più possibile “sicuri e affidabili” e ritengono che il “noto” sia meno rischioso del “meno noto”.
Sarà vero?
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