UMBRIA JAZZ 2005: UN ANNO DA RICORDARE
Dall’8 al 17 luglio la nota manifestazione perugina accoglie anche star del mondo pop e soul. Quest’anno più che mai il ventaglio dei grandi nomi si fa generoso. Tra i famosissimi Brad Mehldau, Cassandra Wilson, Oscar Peterson.
di Daniela Mazzoli
Qualcuno sostiene che l’edizione di quest’anno dell’Umbria Jazz Festival resterà memorabile. Mai fino ad oggi, infatti, si era riusciti ad avere sullo stesso palco una così densa sfilata di star della musica.

Negli ultimi anni il jazz ha avuto anche in Italia il riconoscimento che meritava: si sono organizzati concerti, appuntamenti estivi in luoghi ameni, programmi invernali nelle sedi più prestigiose: a Roma è stata persino inaugurata una ‘Casa del Jazz’. Tra i numerosi fruitori di questa non facile musica, che vanno comunque aumentando, molti si avvicinano al genere per curiosità, altri per non mancare gli ‘eventi’, altri ancora cavalcando l’onda di una moda che non accenna a ripiegarsi su se stessa.

Carlo Pagnotta, direttore oltre che dell’Umbria Jazz anche del Festival di Melbourne è pronto a scommettere che, dopo l’America, questa nostra storica manifestazione arriverà a conquistare anche la lontana Australia.

Intanto, nei prossimi dieci giorni, chi avrà l’occasione di andare solo per una breve fuga o di fermarsi qualche tempo a Perugia non sentirà solo del buon jazz –ottima la partecipazione italiana- ma vedrà succedersi di serata in serata Elton John, Al Jarreu, Peter Cincotti, Brooks Hubbert.

Già nel 2003 –in occasione del trentesimo anno di esistenza- l’organizzazione decise di dare un nuovo taglio al festival, trovando una sede più confortevole nell’Arena di Santa Giuliana, e aprendo le porte anche ad artisti ospitati che non appartenessero necessariamente al mondo del jazz.

Così è stato e da quel momento in poi la schiera dei musicisti che collaborano alla riuscita della manifestazione vanno crescendo in numero e prestigio.

Naturalmente lo spirito originario conserva intatti i suoi appuntamenti chiave: molti sono infatti i concerti gratuiti e i punti di ritrovo sparsi lungo le vie della città.

Alle occasioni artistiche si aggiungono quelle enogastronomiche, con locali e stand che propongono specialità del territorio umbro. Così, dopo le fatiche dell’ascolto è possibile riposare a tavola, gustando carne, formaggi e vino di qualità.

Di certo Perugia con la sua acropoli, il centro storico, le piccole vie, la Rocca Paolina contribuisce all’esaltazione di quello che gli americani hanno ormai definito il jazz italian style e costituisce la cornice ideale anche per il talento di questi artisti e per la loro capacità di donarsi al pubblico con esecuzioni di grande tecnica, originalità e incontenibile improvvisazione.

Sul sito www.umbriajazz.com è possibile consultare il programma di ogni giornata, l’elenco degli artisti partecipanti e le manifestazioni gratuite a cui poter partecipare. Ci sono inoltre notizie sui biglietti e le prenotazioni.


(07/07/2005)