Una grande iniziativa ha fatto sì che quest'anno, all’interno della programmazione di Arezzo Wave, manifestazione aperta a tutte le forme di cultura giovanili, venga inaugurata anche una sezione completamente dedicata ai giovani interpreti di musica classica e contemporanea. L'evento emancipatore si chiama CLASSIC WAVE.
Era ora che non ci fossero più discriminazioni tra i generi artistici "musicali". Classic Wave rappresenta uno dei pochi e vitali passi in avanti per trasformare la musica cosidetta "colta" in un "bene comune", condivisibile non solo da esperti, ma da tutti, senza differenza di età e di formazione culturale.
Troppo spesso, infatti, la musica classica viene considerata un genere elitario, cui solo "pochi" hanno accesso. Questo, con nostro grande rammarico, avviene soprattutto in Italia, dove, si può dire, non esiste una vera e propria cultura musicale.
Allora sembra sia arrivato il momento di svuotare le sale vellutate degli Auditorium e di scoprire il tesoro nascosto che vi si cela all'interno, portandolo anche nelle piazze. Rendiamo "informale" l'atto di ascoltare "musica classica", decontestualizziamolo e le orecchie di tutti noi si abitueranno a quei suoni così "colti", che, ribatto, prima che "colti, sono perlopiù "naturali" ed endemici.
Fatto da non trascurare è sicuramente l'apporto che un evento del genere potrebbe dare a livello creativo all'interno di tutti i mondi musicali presenti ad Arezzo Wave. Un momento di contatto molto importante tra artisti dalle molteplici "verve", per avere accesso a nuove forme e modalità di espressione, precedentemente poco contemplate (e non solo all'interno dei laboratori organizzati, ma nel vivo della manifestazione).
Per questo ci auguriamo che Classic Wave sia un evento accolto all'unanimità e vi invitiamo a non perdere l'intera manifestazione!
CLASSIC WAVE in breve
L’edizione di quest’anno, sebbene in forma ridotta rispetto agli sviluppi futuri di CLASSIC WAVE, offrirà quattro giorni di laboratori e concerti che si terranno all’Anfiteatro Romano.
Il progetto è stato curato da un gruppo affiatato di docenti, quali Duccio Ceccanti, violino, docente presso l’ Accademia Chigiana di Siena, Vittorio Ceccanti, violoncello, docente presso la medesima istituzione, Andrea Corazzieri, pianoforte, vincitore di numerosi concorsi nazionali e internazionali (tra cui il Bucchi di Roma), Stefano Parrino,flauto, docente a Lugano presso il Conservatorio della Svizzera Italiana e Federico Poli, percussionista, concertista.
Scopi e programmi
- Organizzare dei Laboratori a carattere formativo aperti a tutti coloro che seguano un percorso di studi in campo musicale e vogliano sviluppare e approfondire le loro capacità strumentali, confrontandosi e ricercando anche nuovi modi di proporre la musica classica. Per il primo anno i laboratori avranno per oggetto Archi e Pianoforte.
- Presentare Concerti e Performance risultato del lavoro svolto assieme ai docenti, che saranno un inedito approccio alla musica colta: uno sguardo dal presente sul passato. Attraverso la musica e i suoni della contemporaneità il grande repertorio classico si illumina di una luce nuova.
- Creare una piattaforma per la conoscenza di giovani musicisti e compositori che con le loro opere coinvolgano il pubblico giovanile.
Il Laboratorio e i Concerti
Per quattro giorni i giovani strumentisti avranno la possibilità di lavorare insieme, perfezionare la loro tecnica e sperimentarsi con la guida di esperti docenti, andando oltre il semplice perfezionamento strumentale e sviluppando la conoscenza e la diffusione della musica contemporanea.
Particolare attenzione sarà rivolta ai brani di compositori contemporanei, il programma sia delle attività di laboratorio sia dei concerti serali spazierà dal repertorio classico alle più recenti esperienze compositive, quindi
da Mozart a Nyman, passando da Debussy, Gershwin e Piazzola.
Il laboratorio sarà anche l’occasione per elaborare nuovi modi di proporre al pubblico giovanile la musica classica e contemporanea, novità che saranno proposte nei concerti serali: ogni sera, dal 14 al 17 luglio per quattro sere, i giovani artisti si esibiranno assieme ai docenti in vari luoghi del centro storico di Arezzo proponendo performance "insolite".
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