DI VINI PROFUMI
Tra bere e sapere, cultura e sapori della provincia di Prato
di Giacinta d’Agostino
Lanciata ieri, domenica 5 giugno, la prima Strada dei biscotti in Italia: oltre 70 produttori per un percorso di eccellenza.Si tratta di un itinerario goloso attraverso la consistente produzione (trecentomila chili di biscotti per un fatturato che supera i 3 milioni di Euro l’anno solo per il settore tradizionale della biscotteria pratese) della provincia pratese.

L’iniziativa punta sul riconoscimento della qualità. “Sembra strano che un distretto produttivo come Prato si proponga anche per la qualità dell’enogastronomia – ha spiegato l’assessore al Turismo della Provincia di Prato Rosati – ma per noi è un obiettivo preciso. Nei prossimi mesi la Provincia realizzerà una carta della qualità con il marchio della Strada per tutelare e promuovere con più efficacia i prodotti della provincia. Stabilirà delle regole a cui i produttori, gli oltre 70 che già partecipano alla Strada e tutti coloro che vorranno aggiungersi, dovranno attenersi”.

Di vini profumi, promossa da Provincia, Camera di Commercio e Strada medicea dei vini di Carmignano, è un’iniziativa che già da sei anni rappresenta una vetrina per i vini della provincia, il Carmignano e il Pinot Nero (protagonisti anche in questa edizione di una degustazione ad Artimino e dei banchi di assaggio del Chiostro di San Domenico), allarga il panorama dell’offerta di qualità.

Si punta sui biscotti e sulla secolare tradizione della pasticceria pratese, ma anche sulla valorizzazione di un altro patrimonio di valore, la carne bovina Calvana. Il progetto di rilancio di questo animale, un tempo molto diffuso nell’Appennino toscano, ha fatto aumentare il numero dei capi fino agli attuali 600, distribuiti in 14 allevamenti, di cui oltre 150 nella sola Val di Bisenzio.

Dal 2002 i bovini Calvani sono infatti protagonisti di un programma di valorizzazione del dipartimento di Scienze zootecniche dell’Università di Firenze promosso dalla Provincia di Prato, dalla Comunità montana e dall’Associazione allevatori bovini Calvani con la collaborazione della Regione attraverso l’Arsia, l’Agenzia per lo sviluppo e l'innovazione nel settore agricolo-forestale toscano.

Nella mappa dei biscotti, che raccoglie i prodotti di un’arte che affonda le radici nel Medioevo e si rifà a ricette settecentesche come quella dei Biscotti di Prato conservata dall’Archivio di Stato, anche gustose novità.

Accanto ai tradizionali Biscotti di Prato, Brutti Boni, Amaretti di Carmignano e Zuccherini di Vernio, trovano posto i Sassi della Caldana e i Carmignanini. A guidare il visitatore sulla Strada dei biscotti, che si snoda dai primi contrafforti dell’Appennino della Val di Bisenzio, lungo la piana e le città di Prato e Montemurlo, fino alle dolci colline del Montalbano, c’è una mappa, realizzata in collaborazione con l’Apt di Prato.


(07/06/2005)