Il bambino ha la fronte che scotta. Immediata la domanda: avrà la febbre? In pochi secondi, da cassetti confusi, compare un termometro. Il bambino malizioso pensa: “adesso li frego io e non vado a scuola per una settimana”. Quello pauroso comincia ad agitarsi: “adesso mi infilano quel coso gelato sotto l’ascella, e mi viene il solletico”.
Nessuno sembra rendersi conto che sotto il braccio del bambino si trova una delle sostanze più inquinanti e tossiche del pianeta. Il mercurio.
Finalmente la Comunità Europea ha deciso di porre fine a questa situazione. Nel quadro della Campagna promossa dalla Commissione Europea contro l'inquinamento da mercurio, presentata il 28/1/2005, è infatti previsto che, entro quattro anni, i classici termometri a mercurio scompaiono del tutto. Seguirà il blocco totale delle esportazioni europee del metallo entro il 2011 a cui seguirà poi un blocco mondiale.
Ma quali sono i pericoli del mercurio?
Generalmente c’è molta confusione intorno a questo tema. Quando si rompe un termometro, il pericolo non sta nella possibile ingestione (in caso di ingestione è consigliata una dieta a base di fibre) o inalazione del mercurio, bensì nel contatto tra questo e una parte "ferita" del corpo del soggetto. Se il mercurio si localizza sotto la cute o nei muscoli, infatti, può causare reazioni infiammatorie locali con possibili sovrainfezioni batteriche, che richiedono l’intervento di un medico. In alcuni casi, per fortuna molto sporadici, può verificarsi un passaggio del metallo nel circolo sanguigno con formazione di emboli.
Ma il mercurio non è pericoloso solo per la nostra salute. Lo è ancora di più per quella del nostro pianeta (e ancora una volta, quindi, per noi). “Quantità considerevoli di mercurio presenti nell'ambiente possono rivelarsi mortali - afferma Stravros Diamas, commissario Ue dell'Ambiente e promotore della direttiva - ed è provato che anche dosi limitate possono avere gravi effetti negativi sullo sviluppo neurologico”.
Quando il nostro povero e anonimo termometro di vecchio stile si rompe, è quindi fondamentale che questo non venga gettato insieme agli altri rifiuti, ma venga invece buttato nei recipienti per la raccolta di farmaci scaduti delle farmacie.
Le alternative
Tratto dal Corriere.it:
Dispositivi sonori e display luminosi stanno sostituendo il termometro al mercurio. Al dottor Enrico Polito, pediatra del Policlinico San Matteo di Pavia, abbiamo chiesto di commentare l’efficacia dei nuovi termometri.
1) Strisce a cristalli liquidi.
Si appoggiano sulla fronte del bambino.
Commenta il pediatra: Le strisce reattive da mettere sulla fronte non sono affidabili, perché pianto e sudore del bambino possono interferire sul risultato. Inoltre la scala dei gradi è piuttosto grossolana: N (normale); 38°; 39°.
2) Termometro auricolare.
In 1-3 secondi rileva la temperatura dall'orecchio, basandosi sul calore emesso dal timpano, preciso indicatore della temperatura interna dell'organismo. Attenzione: a seconda della marca dell'apparecchio, la temperatura rilevata corrisponde alla rettale o alla cutanea.
Commenta il pediatra: Va utilizzato con accortezza per essere attendibile. Infiammazioni o lesioni del timpano sembrano poter influenzare i dati, innalzandoli; al contrario un tappo di cerume può diminuire di alcuni gradi la misurazione. Inoltre, per il fastidio che può causare l'introduzione del beccuccio nell'orecchio, il termometro auricolare non va usato in caso di otite esterna. E’ buona norma non rilevare la temperatura subito dopo avere ingerito bevande calde.
3) Termometro digitale a forma di succhiotto.
Da posizionare sopra la lingua per tre minuti circa. La misurazione è molto attendibile, ma per ottenere un valore corrispondente alla temperatura cutanea bisogna sottrarre 0,3°C.
Commenta il pediatra:
Alcune patologie della bocca piuttosto frequenti nei bambini, quali afte, stomatiti e gengiviti, possono interferire con i risultati della misurazione.
4)Termometro a distanza.
È a raggi infrarossi, rileva la temperatura della fronte, con un puntatore ottico.
Commenta il pediatra: I valori sono attendibili, spesso si incontrano difficoltà nel "mirare" la testa: sconsigliato con i piccoli molto vivaci.
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