Nell’attuale momento di stasi dell’industria turistica, l’ecoturismo potrebbe rappresentare lo strumento traino del settore. Questo è quanto emerge dal 3° Rapporto Nazionale sul Turismo Natura, presentato a Montesilvano (PE) nel corso della XV edizione di Ecotur: per il 2004 il fatturato globale del turismo natura si è attestato su 7,395 miliardi di euro, con 75.637.685 presenze ufficiali negli esercizi ricettivi nelle aree dei parchi.
Va sottolineato che tale dato non comprende l’escursionismo, fenomeno molto diffuso nell’ambito dei parchi e delle aree protette in genere. Il Rapporto è stato curato dall’Osservatorio Permanente, costituito in ambito Ecotur, il cui Comitato Tecnico Scientifico è costituito dall’Ufficio Studi dell’Enit, dall’Università dell’Aquila (Corso di Laurea in Economia e Gestione dei Servizi Turistici di Sulmona) e dall’ISTAT.
Il documento, assolutamente originale nel panorama turistico nazionale, giunto quest’anno alla sua terza edizione, consente di monitorare chi sono i visitatori che prediligono i parchi e le aree protette per una vacanza, qual è il loro numero, da dove arrivano e quali sono gli andamenti congiunturali. Il Rapporto, inoltre, si pone quale utile strumento per fotografare un segmento del fenomeno turistico in grande crescita e con forti aspettative sia tra i residenti nelle zone protette sia tra i turisti stessi.
“Attualmente - ha spiegato il Presidente della manifestazione, Enzo Giammarino - si sta sviluppando un tipo di turismo non convenzionale, orientato verso paesi e zone rurali assolutamente nuove con sempre maggiore coinvolgimento della popolazione locale nella fornitura dei servizi e nella riconversione di quelle infrastrutture già presenti sul territorio. In questo ambito - ha continuato Giammarino - assume sempre più importanza il concetto di ambiente, nel senso più ampio della parola, il cui rispetto porta solo benefici economici per il paese ospitante, indipendente dal fatto che si tratti solo di turismo passivo, come la contemplazione di paesaggi, oppure che si tratti di turismo attivo come escursioni, sport od altro. Questo 3° Rapporto, molto più articolato rispetto a quelli che lo hanno preceduto, è nato con lo scopo di dar vita ad un documento che allarghi il campo della ricerca e che definisca i contorni del Turismo Natura ed il suo peso nell’ambito di un sistema di primaria importanza per l’economia del nostro Paese”.
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Dal rapporto emerge anche che il nostro Paese rappresenta una delle più importanti destinazioni turistiche finali sia per domanda individuale che organizzata.
Per il mercato europeo dei viaggi organizzati rappresenta in assoluto la destinazione leader, in aumento rispetto ai notevoli valori registrati nel 2003.
Nella graduatoria dei paesi europei, infatti, l’Italia ha ricevuto il 96,3% di citazioni (83,1% nel 2003) precedendo Spagna (39,7), Francia (39,4), Grecia (16,6) e Regno Unito (15,9). Sempre a livello internazionale, in quasi tutti i Paesi è stato registrato l’aumento del numero dei tour operator che propongono il prodotto “Parchi e Natura.
Nella graduatoria dei Parchi Nazionali più presenti sui cataloghi dei Tour Operator esteri, al primo posto troviamo il Parco delle Cinque Terre seguito dall’Abruzzo e, molto più distaccati, le Dolomiti Bellunesi, il Cilento, lo Stelvio, il Gran Paradiso, il Vesuvio, il Gargano, l’Arcipelago Toscano. Quando, invece, è il turista a richiedere in maniera specifica il “prodotto Parchi”, le preferenze cadono soprattutto sul Parco Nazionale d’Abruzzo, uno dei parchi storici italiani.
Ma anche il Parco Nazionale del Gran Sasso Monti della Laga, il Parco Nazionale dell’Arcipelago di La Maddalena, dell’Arcipelago Toscana, della Majella, del Gran Paradiso, dello Stelvio, delle Dolomite Bellunesi, del Cilento Vallo di Diano, del Gargano, del Vesuvio, del Pollino, del Circeo, dell’Asinara Golfo di Orosei e dell’Etna, sono molto richiesti dai turisti.
Per i tour operator nazionali che commercializzano il prodotto “Parchi e Natura”, i segmenti turistici più rappresentativi del turismo natura sono nell’ordine: “Parchi-Aree protette” con il 75% delle preferenze, raddoppiate rispetto allo scorso anno (36%), seguito da “Mare-Riserve marine” (50%), da “Montagna” (37,5%), dall’”Agriturismo”, dal “Turismo rurale”, dal “Turismo lacuale” e, in ultima posizione, dal “Turismo arte-cultura”. A proposito dell’Agriturismo il Rapporto evidenzia la continua ascesa di questo prodotto che nel 2004 ha fatto registrare 2.350.000 arrivi e 11.500.000 presenze. In cinque anni, dal 1999 al 2003, gli esercizi autorizzati sono passati da 8.738 a 12.603 con un incremento del 50%, arrivando a toccare quota 13.500 nel 2004 con una previsione a fine 2005 di 14.200 esercizi.
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