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Poi la consegna del Nobel per la Pace ad un'ecologista convinta come Wangari Maathai, prima donna africana a ricevere l'importante riconoscimento e fondatrice nel 1977 del "Green Belt Movement", grazie al quale sono stati piantati oltre 30 milioni di alberi lungo il continente africano per lottare contro la desertificazione.

Il Premio Nobel le è stato consegnato per "l'impegno nella lotta per la preservazione dell'ambiente e la difesa dei diritti umani".

La stessa Maathai ha affermato: "La causa ecologista è un aspetto importante della pace perchè nel momento in cui le risorse si rarefanno, noi ci battiamo per riappropriarcene". Proprio la deforestazione ha rappresentato un grave problema per il Kenia, spingendo milioni di persone nella povertà.

La terza buona notizia è la decisione della Convenzione che regola il commercio internazionale delle specie minacciate di inserire il ramino nell'Appendice II della Cites. L’Appendice II consente il commercio in forme strettamente regolamentate, basate su singoli permessi di esportazione da verificare alle frontiere.

“Ora c’è una speranza che le foreste di ramino, che sono l’habitat degli oranghi e delle tigri di Sumatra, non vengano più devastate per il commercio di questo legname, destinato a cornici, finestre e battiscopa” afferma Stefano Baffoni di Greenpeace.

Con la decisione presa oggi Paesi come la Malesia, Singapore e l’Indonesia avranno lo strumento legale per fermare il traffico illegale di legname.
La Malesia, dopo svariati tentativi di bloccare gli sforzi internazionali per salvare il ramino, in seguito alle denunce presentate da Greenpeace sulla sua complicità nel traffico di ramino con l’Indonesia ha annunciato il suo impegno a contrastare questo tipo di illegalità. Ora Greenpeace chiede al governo di implementare quanto prima le misure di controllo sul ramino, e di dotarsi di strumenti legislativi per fermare il legno illegale da ovunque esso provenga.

Insomma, ogni tanto qualche buona notizia arriva. E non solo per l'ambiente...


(09/10/2004) - SCRIVI ALL'AUTORE


Conoscere la terra che abiti è benessere

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