Biohazard

Ponte sullo stretto, una nuova cattedrale nel deserto

Il governo ha deciso: riprende lo spreco di miliardi di euro che ancora una volta verrano gettati giù dal ponte sullo stretto. Una volta ultimato, se mai lo sarà, potremo osservare una vera e propria cattedrale nel deserto. Nel frattempo i 6 miliardi previsti sono destinati a raddoppiare. E il sud continua a restare privo di infrastruttire stradali e ferroviarie.

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di Marco Cedolin

Stretto di Messina
Un immagine dello stretto con o senza ponte
Come un chewing gum masticato per troppo tempo ed ormai privo di gusto, anche il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, sembrava potere ambire come unica destinazione al cestino della spazzatura.

Durante il biennio del Governo Prodi il controverso progetto del Ponte che fin dal momento del suo concepimento aveva finito per dividere anziché unire gli italiani, pareva infatti destinato definitivamente ad obliare nel novero delle opere ciclopiche che mai sarebbero state cantierizzate.

Il tutto dopo 40 anni di chiacchiere e ipotesi assai fantasiose, costate al contribuente italiano oltre 160 milioni di euro, sotto forma di consulenze e stipendi dispensati a pioggia.

Il governo Berlusconi, nell’ambito del pacchetto di finanziamento del valore di quasi 18 miliardi di euro dedicato alle grandi infrastrutture e varato lo scorso 6 marzo con l’ambizioso proposito di sostenere il rilancio dell’economia italiana, ha invece deciso di puntare proprio sulla costruzione del Ponte sul Ponte sullo Stretto.

Decisione concretizzatasi nello stanziamento di 1,3 miliardi di euro (circa il 20% del costo previsto dell’opera) da parte del Cipe, per dare il via all’inizio dei cantieri.

La scelta di destinare cospicue risorse finanziarie nella realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina non può mancare di destare tutta una serie di perplessità.

Si tratta di una grande opera il cui costo previsto risulta elevatissimo, 6,1 miliardi di euro nelle previsioni - destinati come minimo a raddoppiare durante la realizzazione come sempre avviene in questi casi - che peseranno sulle spalle dei contribuenti incrementando il peso del debito pubblico, senza che esistano serie prospettive di ritorno dell’investimento.

I lavori di costruzione, destinati a protrarsi per almeno 10 anni, determineranno impatti ambientali e sociali di grossa rilevanza a fronte di ricadute assai modeste in termini di utilità dell’opera.

Una volta ultimato, il Ponte somiglierà ad una vera e propria cattedrale nel deserto costituito da due regioni (Sicilia e Calabria) le cui infrastrutture stradali e ferroviarie versano in uno stato disastroso. Basti pensare che in entrambe le regioni oltre la metà delle linee ferroviarie non sono ancora elettrificate e la maggior parte delle tratte (90% in Sicilia e 70% in Calabria) sono costituite da un binario unico.

La concentrazione di tutte le risorse finanziarie per consentire la costruzione del Ponte, rischierà inoltre di prolungare a tempo indefinito questo gap infrastrutturale, rendendo in questo modo ancora più stridente il contrasto fra una costosissima mega opera faraonica e il contesto di assoluta arretratezza del sistema dei trasporti che la circonda, mettendone ancora più in evidenza il carattere di scarsa utilità.

In ultima analisi occorre inoltre sottolineare come il Ponte dovrebbe sorgere su un’area ad elevatissimo rischio sismico, scarsamente adatta ad ospitare un’infrastruttura di questo genere.

Anche con l’ausilio di molta fantasia risulta difficile immaginare come i miliardi investiti nel Ponte (1,3 miliardi di euro), nel TAV Tortona – Genova meglio conosciuto come Terzo Valico e Milano – Verona (2,7 miliardi di euro) e nel MOSE (800 milioni di euro) possano contribuire a risollevare il nostro paese dalla crisi economica.

Al contrario l’apertura di cantieri per grandi opere che negli anni peseranno sul bilancio pubblico per decine di miliardi di euro, rischia di precipitare ancora più in basso le nostre già disastrate finanze.

8 Marzo 2009 - Scrivi un commento
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8 lettori hanno commentato questo articolo:
23/2/10 11:14, riccardo di milano ha scritto:
ancora una volta quando si pensa di fare qualcosa nel sud
ci sono sempre i contrari VERGOGNA !
4/1/10 11:26, nuccio ha scritto:
ma quele spreco....il ponte si pachera da solo nel tempo con un semplice pagamento del pedaggio!!! e un'opera d'arte!!!!
23/12/09 18:09, salvatore caggegi ha scritto:
PONTE SI PONTE NO... PONTE SI ....SPERIAMO! : LE NOSTRE STRADE SONO DA TERZO MONDO?I NOSTRI TRENI VIAGIANO ANCORA SU UN BINARIO?BENE CERCHIAMO DI NON PRENDERCI PER ALTRI 40 ANNI PER IL CULO.PERCHE'GLI ALTRI GOVERNI CHE CI HANNO GOVERNATO HANNO FATTO QUALCHE COSA PER MIGLIORARE LA DIFICILE SITUAZIONE IN CUI VERSAVA E VERSA ANCORA LA NOSTRA AMATA SICILIA E CALABRIA????IL POSTE SULLO STRETTO SARA UN IMPORTANTE IMPUT PER POTER CREARE ALTRE STRUTTURE (AMPLIAMENTO DI STRADE,RISTRUTTURAZIONE DELLE NOSTRE FERROVIE E PERCHE' N0 ALTRE AUTOSTRADE E SUPER STRADE).PROIETTANDO IL SUD VERSO L'EUROPA.UN'ALTRO PICCOLO ESEMPIO,IO PERSONALMENTE METTEREI CERTI SIGNORI DEL NO PONTE , IL SIGNOR PRODI E COMPAGNIA BELLA UN BEL GIORNO DI LUGLIO - AGOSTO SOTTO LA CANICOLA E DOPO AVER VIAGGIATO DAL NORD EUROPA,A VILLA S. GIOVANNI,O MESSINA AD ASPETTARE I NOSTRI TRAGHETTI DA ....QUARTO MONDO (UNA VERGOGNA )...........
6/12/09 05:35, gioacchino ha scritto:
quelli che non vogliono il ponte sullo stretto li capisco: hanno radici comunisti!!!!!
28/10/09 15:43, Matteo ha scritto:
Gente, bisogna capire che mentre noi qui facciamo i moralisti e facciamo finta di non volere il ponte per il suo impatto ambientale, altri continuano nella loro ininterrotta corsa verso la modernizzazione senza curarsene affatto...il ponte sullo stretto porterebbe ricchezza alle nostre terre e non credo che si viva di bei paesaggi o di "magia" che un luogo può diffondere...essere realisti è la migliore via che possiamo prendere per riuscire a sollevare la Calabria e la Sicilia dal loro lento decadere nell'oblio...non voglio certo dire che il ponte non abbia aspetti negativi, non mi permetterei mai, ma secondo me è necessario a due regioni come Sicilia e Calabria per fare in modo che anche queste possano affacciarsi al mondo con una veste più moderna e funzionale...i costi del ponte, poi, verrebbero tranquillamente ammortizzati con quello che lo Stato risparmierebbe sui traghetti...certo, non dico che non ci sia bisogno di altre infrastrutture, ma solo gli ignoranti o i sognatori possono dire di non volere il ponte! non è un colosso fine a se stesso, ma un'opera che potrebbe cambiare le sorti della nostra terra...
12/10/09 06:18, alessandro severino ha scritto:
Cercare di convincere i detrattori del ponte è inutile e difficile,in quanto il loro no è :1)ideologico e ottuso
2)figlio della tendenza allo status quo tipico siciliano;3)frutto di disinformazione perchè non sanno o fanno finta di non sapere che il ponte con le altre infrastrutture non c'entra un cavolo ,anzi può favorirne la nascita 4) frutto di ignoranza perchè purtroppo molti siciliani non conoscendo la faccenda e i benefici che il ponte PORTERA'..se devono esprimere un parere favorevole o contrario lo esprimono contrario per misteriosi motivi, anzi i motivi risalgono alla nostra mentalità piccina; 5) conseguenza dei complessi d'inferiorità di popoli più evoluti che l'avrebbero fatto 50 anni fa
24/7/09 08:05, un Siciliano ha scritto:
la cosa grave è che ancora nessuno ha capito che il ponte non costa niente allo stato, in quanto i soldi che mette sono solo tre volte un anno di affitto delle navi che lo stato esce per far traghettare i treni.
12/3/09 13:43, Alessandra ha scritto:
Io il Ponte non lo voglio...
perchè costa un sacco di soldi...
perchè prima di pensare ad un'opera colossale come questa si dovrebbe modernizzare granparte del nostro paese...
perchè credo che sarebbe meglio raddoppiare le corse dei traghetti che attraversano lo Stretto piuttosto che trasformare quelle bellissime coste in un cantiere per chissà quanti anni...
E poi io il Ponte non lo voglio
perchè Messina è la mia città e quello Stretto è il mio mare...quello dove torno ogni estate...quello che custodisce i miei ricordi...quello che ogni volta mi incanta quando mi siedo sulla riva... E quel pezzetto di mare è stupendo così...Non voglio che l'ombra di un colosso di acciaio porti via la sua luce, la sua bellezza, la sua magia...
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