Legambiente

CIPE: via libera al Ponte sullo Stretto

Il CIPE ha stanziato 1,7 miliardi (dei 6,1 necessari) per il ponte sullo stretto, all'interno di uno stanziamento di circa 18 miliardi per le infrastrutture. Protestano gli ambientalisti. Legambiente: "quasi tutti fondi per opere faraoniche, assolutamente inutili per rispondere efficacemente alla crisi; bene però il miliardo per l’edilizia scolastica".

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Un immagine del sempre futuro Ponte sullo Stretto
Protestano gli ambientalisti di fronte agli stanizamenti decisi dal CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) in merito di infrastrutture.

Secondo Legambiente, nulla è stato previsto per le opere più piccole, necessarie e rapidamente cantierabili (come richiesto anche dall’Ance), in grado di attivare da subito nuova occupazione e risolvere problemi; soldi a pioggia invece per opere faraoniche e inutili come il Ponte sullo Stretto di Messina e nuove autostrade.

“Le opere approvate oggi dal Cipe non servono all’Italia per uscire dalla crisi e non possono rispondere efficacemente alle richieste di mobilità del Paese”.

“Con le risorse stanziate dal Governo – ha dichiarato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale dell’associazione – non si aprirà nessun cantiere se non per pura propaganda, perché per il Ponte il piano finanziario che doveva garantire le risorse private è ancora tutto da scrivere e sperare in risorse private in un periodo di crisi delle banche è quantomeno improbabile”.

In particolare la scelta del Ponte condanna tutte le altre opere che da anni aspettano in Calabria, Sicilia, Puglia di essere finanziate: dal raddoppio della ferrovia Palermo-Messina a quello della Jonica, dall’Alta Velocità Napoli-Bari, all’acquisto di treni per uscire da un medioevo ferroviario fatto di convogli vecchi di 50 anni, linee a binario unico (il 90% in Sicilia il 70% in Calabria), linee non elettrificate (il 56% in Sicilia, il 53% in Calabria).

“In positivo – ha aggiunto Cogliati Dezza – dobbiamo segnalare però il finanziamento previsto per l’edilizia scolastica e la messa in sicurezza degli istituti scolastici che in molti casi versano in condizioni disagiate”.

5 Marzo 2009 - Scrivi un commento
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