"Ho fatto bene a spegnere la tv, tenerla in stand by è uno spreco. E poi non mi sembra una catastrofe se ti alzi e allunghi un braccio!", risponde lei cercando di mantenere la calma mentre sottovoce borbotta, incredula, per la banalità dell’argomento di discussione.
No, non si tratta dell’ultimo battibecco in casa Vianello ma, ahimè, in casa mia tra me ed il mio fidanzato. “Se vuoi fare impazzire un uomo a letto nascondi il telecomando”, afferma un saggio detto. Ecco, io ho scovato un altro modo altrettanto efficace per far perdere la testa agli uomini, o perlomeno al mio: spegnere la tv dal tasto centrale ed impedire al “poveretto”, che si era appena adagiato comodamente sul letto, di utilizzare il suo caro telecomando.
Il racconto di questo piccolo diverbio amoroso non vuole essere un perfido suggerimento per indispettire il partner ma, piuttosto, un pretesto per porre l’accento su quella comunissima abitudine di lasciare per ore e ore (e ore…) la tv, ed altri apparecchi, in modalità stand by, ovvero con la spia rossa accesa.
Quella piccola, tonda e apparentemente insignificante lucina rossa è in realtà un vampiro, uno di quei “vampiri energetici”, come vengono definiti in alcuni paesi i dispositivi che “succhiano” energia. Ovviamente, non è la lucina in sé che consuma energia ma i vari circuiti che rimangono funzionanti.
Ma quanto consumano i televisori in modalità stand by?
In effetti la quantità di energia consumata da un singolo apparecchio, soprattutto se di ultima generazione, è di per sé modesta, ed è questo il motivo per cui la maggior parte delle persone non ne avverte l’influenza sulla bolletta e di conseguenza continua a spegnere la tv soltanto tramite il telecomando. Se però si considera che molti di noi possiedono più di un televisore e si sommano quindi tutte le tivù presenti nelle case d’Italia e del mondo, è ovvio che lo spreco risulta notevole in termini di energia consumata e dell’equivalente rilascio di CO2 nell’atmosfera.
Qualche tempo fa, uno studio svolto nel Regno Unito ha rivelato che gli elettrodomestici in “dormi-veglia” sono responsabili dell’immissione di 800 tonnellate all’anno di anidride carbonica solo in Gran Bretagna.
Nonostante la televisione sia l’elettrodomestico più diffuso, il problema dello stand by riguarda un numero sempre più alto di “diavolerie elettroniche”.
Il nostro è proprio un mondo a luci rosse. Stereo, decoder satellitare, digitale terrestre, consolle dei videogames, stampanti, lettori dvd, televisore al plasma, televisore a tubo catodico: una folta schiera di coinquilini che non dorme mai e di notte colora il buio della casa di piccole palline rosse.
Riuscite ad immaginare quanta energia potremmo risparmiare solo muovendo un dito per premere un tasto? In realtà, secondo quanto descritto, si tratta di premere due, tre o quattro pulsanti, in base agli apparecchi in funzione. Certo, un’impresa titanica per chi già si sentiva stanco solo al pensiero di alzarsi per spegnere soltanto la tv.
Tra divani, telecomandi ed hamburger non c’è da stupirsi del fatto che uno tra i principali mali del secolo sia l’obesità. L’ “arduo” compito di spegnere diversi apparecchi può essere però risolto facilmente grazie ad un oggetto il cui nome si sposa bene con la nostra pigrizia: ciabatta elettrica, ovvero la presa multipla dotata di un interruttore. Basta davvero muovere un dito e la volontà di uscire anche noi dalla modalità “stand by”.
6 Novembre 2008 - Scrivi un commento