Il documento della compagnia elettrica Slovenske Elektrarne (controllata al 66% da ENEL) di cui Greenpeace è venuta in possesso descrive come prevenire che ci siano manifestazioni di protesta, come restringere la partecipazione del pubblico, e come raggiungere una minima attenzione dei media. ENEL/SE indica esplicitamente al Ministero dell’Ambiente Slovacco di organizzare solamente un’audizione a Bratislava e che venga ‘evitata’ l’audizione a Vienna già richiesta dal Consiglio comunale. Secondo la Convenzione ESPOO, infatti, i Paesi confinanti possono far richiesta di partecipare alla VIA per capire quali potrebbero essere gli impatti del progetto. Austria e Ungheria sono molto critiche sul completamento di reattori nucleari risalenti agli anni ’70 a pochi chilometri dal confine.
Il progetto consiste nel completamento di due reattori nucleari di progettazione sovietica VVER da 440 MW ognuno, la cui costruzione fu interrotta all’inizio degli anni ’90. I reattori non hanno alcun sistema di protezione in grado di proteggerli da incidenti gravi come l’impatto di un aereo. Il completamento costerà a ENEL - nelle previsioni - 2,8 miliardi di euro, quasi quanto costerebbe realizzare ex-novo un reattore EPR di ultima generazione.
“In Slovacchia ENEL sta buttando i soldi dalla finestra come se comprasse una Duna senza airbag al costo di una Ferrari”, chiarisce Francesco Tedesco, responsabile della Campagna Energia e Clima di Greenpeace. “È uno scandalo che la controllata di ENEL faccia silenzio attorno al progetto e nasconda le informazioni agli occhi dei cittadini che dovranno convivere con reattori nucleari senza guscio di contenimento. È questo il trattamento che ENEL intende riservare anche agli italiani?”
Greenpeace denuncia che il comportamento di ENEL/SE, interferendo nel processo di pubblica partecipazione, è in violazione della legge. Greenpeace chiede dunque al Governo slovacco che la procedura di VIA, ormai compromessa, sia fermata e fatta ripartire dall’inizio. I lavori di completamento dovrebbero inoltre essere fermati immediatamente fino a quando la procedura VIA non sarà conclusa.
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Energia Nucleare
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