Alcuni, i più fortunati, sono già in vacanza, tanti hanno iniziato il conto alla rovescia per quel viaggio da tempo programmato ed ora imminente, altri stanno ancora pianificando le ferie…
Mare o montagna? Città o isole? Divertimento o cultura? Le alternative sono molteplici ed alla fine ognuno sceglierà in base ai propri interessi, alle proprie esigenze ed alla disponibilità di tempo e denaro.
Eppure, qualcuno ha già individuato le tendenze dell’estate 2009.
La Coldiretti – sulla base dei dati del sondaggio sulle mete delle vacanze estive realizzato da Swg/Confesercenti – rileva, infatti, che 4,8 milioni di turisti (con un aumento di quasi l’80% rispetto all’anno scorso) trascorreranno le vacanze in campagna o, in ogni caso, a contatto con la natura. Le vacanze nel verde, privilegiate dai gruppi familiari ma in misura crescente anche dai giovani, sono favorite dalla tendenza a diversificare il periodo delle ferie, a prediligere vacanze più brevi ma ripetute e dalla perdita di terreno delle vacanze al mare.
“Non usate la spiaggia come deposito di rifiuti”: questa la prima delle dieci raccomandazioni dell’associazione, che da anni si rivolge non solo ai turisti (a cui si chiede di evitare tutti quei comportamenti scorretti e superficiali che possono arrecare grave danno alla biodiversità e all’ecosistema marino) ma anche alle amministrazioni, affinché prestino una maggiore attenzione alla tutela del territorio.
I dieci comandamenti del bagnante sono tutt’altro che scontati: le persone che si proclamano amanti del mare sono spesso le prime che su quelle adorate rive lasciano fazzoletti, bottiglie, mozziconi di sigarette e quant’altro, incoscienti del danno che arrecano all’ambiente. Sapevate che il tempo di degrado di un accendino di plastica varia da 100 a 1000 anni? E che per la decomposizione di una sola gomma da masticare occorrono ben 5 anni? Ecco cosa si nasconde dietro un nostro semplice e superficiale gesto…
Legambiente, del resto, non è l’unica associazione impegnata nella promozione del turismo sostenibile.
Il decalogo di Greenpeace suggerisce inoltre di utilizzare le vacanze per praticare il whalewatching – attività che consiste nell’osservazione dei cetacei nel loro ambiente naturale – o per scoprire le ultime grandi foreste primarie del Pianeta, come la foresta africana dei grandi primati, la foresta pluviale amazzonica, le foreste del Paradiso delle isole del Pacifico o le selve boreali del Nord Europa.
Foreste o città, mare o montagna… qualunque sia la destinazione prescelta, è bene, prima di lasciare la nostra casa, staccare le prese di tutti gli apparecchi elettronici che, se lasciati in stand by, continuano a consumare energia.
Attenersi alle buone norme di condotta per un' estate sostenibile potrebbe sembrare difficile, se non addirittura in contraddizione con il concetto stesso di “vacanza”… tutt’altro! In fondo, c’è una sola regola da seguire: usare il cervello… tutto il resto verrà da sé.
30 Giugno 2009 - Scrivi un commento